Preparatevi a piangere se non avete letto la lettera del nipote Alessandro al nonno Aldo Agroppi dopo la sua morte
Questa la lettera che il nipote Alessandro Raimo, calciatore del Catania, ha dedicato ad Aldo Agroppi, dopo la sua scomparsa. "Ciao nonno, ieri è stata la mia prima partita senza di te. Sapessi quante cose mi sono passate per la mente in quel minuto di silenzio a te dedicato. È stato tutto molto strano, a cominciare dalla routine della partita che non è stata la stessa. Eri solito chiamarmi la sera prima della partita per farmi le solite raccomandazioni che ormai mi facevi da anni. Ti dicevo sempre “nonno ho capito, sono d’accordo”, ma tu comunque all’interno della telefonata mi ripetevi tre o quattro volte la stessa cosa. Volevi essere sicuro che avessi tutto ben chiaro. Per la prima volta tutto ciò è mancato e non sentirti mi ha lacerato dentro. Adesso sono qui che aspetto la seconda telefonata, quella che dopo ogni partita arrivava per analizzare per filo e per segno tutto quello che avevo fatto. Mi dicevi sempre ciò che pensavi, senza filtri.. mi rimproveravi quando c’era da farlo e mi elogiavi quando me lo meritavo.
Adesso sono qui che aspetto nonno. Nel mentre rileggo ogni tuo messaggio, guardo le nostre foto per sentirti più vicino possibile... penso, forse egoisticamente, che vivere tutto questo sia ingiusto. Eri il mio punto di riferimento e ora senza di te mi sento un po’ perso. La verità è che non mi potrò mai abituare alla tua assenza perché tu eri, sei e sarai sempre presente in ogni cosa e questo senso di vuoto che sento dentro mi spaventa. Certo, sarai per sempre vivo nei miei ricordi e nel mio cuore, ma non poterti più sentire, vedere ed abbracciare è un dolore troppo forte. Ti prometto che andrò avanti, nel migliore dei modi possibile per renderti ancora più orgoglioso e spero che tu da lassù, anche se in modo diverso, possa ancora aiutarmi. Ti sono grato nonno, di tutto. Grazie a te oggi sono fiero dell’uomo che sono e non posso che portare avanti, con tutto l’amore possibile, questa meravigliosa passione che mi hai trasmesso con sani valori e principi. Mi hai insegnato tutto quello che sapevi del mondo del calcio, ma soprattutto mi hai insegnato a vivere. Sei unico, grazie nonno! Il tuo piso".