Da Perugia alla conquista dell'Africa: la Cimas riferimento nel settore zootecnico e agroalimentare

Cimas Group, azienda perugina di Ponte Felcino di riferimento nel settore zootecnico e agroalimentare in Nord Africa e sub-Sahara, beneficerà della Nuova Misura Africa di Simest con uno strumento finanziario di 1 milione di euro per sostenere i propri progetti di espansione nel continente africano. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Simest, Cimas ha portato avanti iniziative per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, consolidando la sua presenza con numerosi ed importanti accordi nel settore dell’agro-alimentare e zootecnico anche nei Paesi sub-sahariani, con una presenza stabile in Senegal, Camerun, Etiopia, Zimbabwe, Sudan e Costa d’Avorio. In occasione dell’evento “Investire e crescere in Africa con la finanza agevolata di Simest” organizzato da Corriere della Sera, Marco Nataloni, socio dirigente di Cimas Group, ha condiviso la propria esperienza imprenditoriale in Africa, insieme a Regina Corradini D’Arienzo, Amministratrice Delegata di Simest. Durante l’intervista, Nataloni ha sottolineato il ruolo cruciale della finanza agevolata di Simest, che ha permesso a Cimas di crescere e sviluppare progetti sostenibili nel lungo periodo.

“Siamo orgogliosi di far parte della nuova Misura Africa, che rappresenta un’opportunità straordinaria per consolidare la nostra presenza in un mercato che offre grandi potenzialità. Grazie al sostegno di Simest, abbiamo potuto investire in infrastrutture e creare una rete sempre più solida nel continente africano,” ha dichiarato Nataloni.

Regina Corradini D’Arienzo, Amministratrice Delegata di Simest, ha ribadito l’importanza del programma “Misura Africa” per supportare le imprese italiane nel loro percorso di crescita internazionale, evidenziando come Simest continui a essere un partner strategico per chi desidera espandersi nei mercati emergenti.

La presenza di Cimas è consolidata da ormai 21 anni nel Continente e soprattutto grazie alla sede di Bizerte in Tunisia, nel 2023 ha generato in Africa il 90% dell'export consolidato. Ormai al terzo progetto con Simest, il Gruppo investe costantemente in digitalizzazione, sostenibilità, formazione e assunzione anche del personale locale.

Con una forza lavoro di circa 100 collaboratori tra addetti interni ai reparti produttivi e addetti ai montaggi, il Gruppo chiuderà il 2024 con un fatturato consolidato che supererà i 20 milioni di euro.