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Le famiglie con soggetti con disabilità in piazza a Perugia "Spariti di colpo i contributi!"
mercoledì 9 ottobre 2024, 08:00News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Le famiglie con soggetti con disabilità in piazza a Perugia "Spariti di colpo i contributi!"

Alcune famiglie umbre sono scese in piazza a Perugia, davanti alla sede della Regione Umbria, insieme alle associazioni Afad, Aucla, Auret e Un volo per Anna, per chiedere l’approvazione della delibera che prevede contributi mensili per minori, adulti e anziani affetti da gravi disabilità. Il provvedimento è parte integrante dei piani regionali per la non autosufficienza, ma non è ancora stato approvato.

Secondo quanto dichiarato dalle famiglie, la delibera in questione rappresenterebbe un supporto economico essenziale per coprire i costi di cura e riabilitazione che, attualmente, non sono garantiti né dalle Asl né dai comuni. Le famiglie hanno sottolineato come questo sostegno sia un diritto previsto dalla legge, ma che in Umbria non sia ancora stato applicato, a differenza di altre regioni italiane.

“Da anni sollecitiamo la Giunta regionale affinché si adegui alla programmazione del fondo regionale per la non autosufficienza, prevista dal Prina. L’Umbria è rimasta l’unica regione a non erogare l’assegno di cura-sollievo per le persone con gravi disabilità”, hanno dichiarato i manifestanti. Ad aprile scorso, le famiglie avevano finalmente ricevuto un segnale positivo: una bozza di delibera sembrava essere pronta per l’approvazione, dando speranza a molte famiglie che da anni vivono situazioni di grande difficoltà.

Nonostante questa apertura, negli ultimi consigli regionali sono emerse posizioni contrarie all’approvazione di questa forma di contributo. Le famiglie si sono dette sconcertate di fronte alla possibilità che la sovvenzione possa non essere riconosciuta, nonostante le risorse siano già stanziate all’interno della programmazione regionale. “Non capiamo perché si voglia negare un aiuto che ridurrebbe il peso economico su famiglie già provate, costrette a rivolgersi al settore privato per le cure”, ha affermato un portavoce della protesta.

Il contributo richiesto, noto come assegno di cura-sollievo, sarebbe fondamentale per coprire parte delle spese sostenute dalle famiglie per le terapie e l’assistenza ai loro cari. La mancanza di servizi adeguati a livello regionale ha costretto molti a sobbarcarsi ingenti spese private, rendendo il contributo una necessità vitale per alleggerire il carico finanziario.

Le famiglie sono state ricevute dalla presidente della Regione Donatella Tesei, che ha ascoltato le loro richieste e si è impegnata a valutare la questione. “Abbiamo esposto le nostre motivazioni e la presidente ci ha garantito che prenderà in considerazione il problema”, hanno riferito i manifestanti. Nonostante questo incontro, permane un certo scetticismo, dato che il tema è in sospeso da anni.

La richiesta di approvazione della delibera rimane centrale per le associazioni, che si aspettano una risposta chiara e definitiva. “Siamo fiduciosi, ma dopo tanti anni di attese, ci aspettiamo finalmente un’azione concreta”, hanno concluso i rappresentanti delle famiglie