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Lazio, rabbia e delusione post Parma. Subito il riscatto col Napoli
Lascia strascichi pesanti la sconfitta di Parma che interrompe una serie di otto risultati utili consecutivi per la Lazio di Marco Baroni. Il 3-1 del Tardini ha riportato in superficie alcune difficoltà di inizio stagione, a cominciare dai gol banali subiti all’inizio dei tempi. I due palloni persi da Rovella a inizio primo tempo e da Gila a inizio ripresa ricordano alcuni errori visti nelle prime uscite stagionali. Dai gol subiti a Udine alle reti casalinghe contro Venezia e Verona, errori che la Lazio aveva accantonato e che sono riemersi tutti insieme a Parma. La poca fortuna sotto porta ha fatto il resto, i due salvataggi sulla linea nel primo tempo gridano vendetta e avrebbero sicuramente cambiato la partita. Una combinazione di sfortuna e episodi che ricorda sinistramente quanto visto giovedì in Europa League contro il Ludogorets. E se due indizi non fanno una prova, la speranza è che non arrivi lo stesso indizio anche giovedì in Coppa Italia contro il Napoli.
Lazio, la rabbia tenuta nascosta nel postpartita
L’altro aspetto che accomuna la sconfitta di ieri al pareggio europeo di giovedì è la quantità di episodi dubbi che hanno condizionato le due partite. Il gol annullato a Rovella grida vendetta, ricorda sinistramente quei “contatto di campo” dove spesso si è detto che “il VAR non può intervenire perché l’entità del contatto viene giudicata dall’arbitro in campo”. Una variazione del protocollo tanto caro ad Antonio Conte che è l’esatto opposto di quanto visto giovedì in Europa League, dove l’arbitro seppur richiamato al VAR ha deciso che l’entità del contatto non fosse da calcio di rigore. La Lazio non ha voluto alzare i toni nel postpartita, Baroni si è concentrato sulla prestazione e su quelli che sono stati gli errori commessi dalla sua squadra. Errori che non potrà commettere nelle prossime due sfide contro il Napoli. Tra Coppa Italia e campionato adesso si inizia veramente a fare sul serio. La Lazio inizia un ciclo terribile e lo fa dopo una pesante sconfitta come quella del Tardini.
Lazio, la rabbia tenuta nascosta nel postpartita
L’altro aspetto che accomuna la sconfitta di ieri al pareggio europeo di giovedì è la quantità di episodi dubbi che hanno condizionato le due partite. Il gol annullato a Rovella grida vendetta, ricorda sinistramente quei “contatto di campo” dove spesso si è detto che “il VAR non può intervenire perché l’entità del contatto viene giudicata dall’arbitro in campo”. Una variazione del protocollo tanto caro ad Antonio Conte che è l’esatto opposto di quanto visto giovedì in Europa League, dove l’arbitro seppur richiamato al VAR ha deciso che l’entità del contatto non fosse da calcio di rigore. La Lazio non ha voluto alzare i toni nel postpartita, Baroni si è concentrato sulla prestazione e su quelli che sono stati gli errori commessi dalla sua squadra. Errori che non potrà commettere nelle prossime due sfide contro il Napoli. Tra Coppa Italia e campionato adesso si inizia veramente a fare sul serio. La Lazio inizia un ciclo terribile e lo fa dopo una pesante sconfitta come quella del Tardini.
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