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Parma, l'ex Beggi sull'esordio di Haj: "Non sono stupito. Il club ha puntato forte su di lui"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:15Serie A
di Simone Lorini

Parma, l'ex Beggi sull'esordio di Haj: "Non sono stupito. Il club ha puntato forte su di lui"

ParmaLive.com ha intervistato oggi l'ex tecnico della Primavera gialloblù Cesare Beggi, uno dei primi ad aver creduto nelle potenzialità di Anas Haj, che ha esordito con due assist nella sfida contro il Lecce: "Non sono affatto stupito dell'ottima prestazione di Anas contro il Lecce. Ho provato un immenso piacere nel vederlo esordire in prima squadra, ma come stavo dicendo ero certo che si sarebbe fatto trovare pronto nel momento in cui sarebbe stato chiamato in causa e così è stato. Conosco bene le sue qualità sia sotto l'aspetto tecnico che dal punto di vista umano e posso garantire che ha tutte le carte in regola per poter continuare a migliorarsi. Se oggi si parla di Haj il merito è del club che ha deciso di puntare su di lui e di tutti gli addetti ai lavori del Settore Giovanile del Parma che da 3 anni a questa parte curano attentamente il suo percorso di crescita e sviluppo".

Fu per primo lei a portare Haj in Primavera, ci racconti.
"Anas arrivò a Parma nell'agosto del 2021 in seguito al fallimento del Chievo Verona e inizialmente venne aggregato alla formazione degli Allievi con quelli che erano i suoi coetanei. È bastato poco, però, per accorgerci tutti del suo valore e chiesi subito di averlo a disposizione in Primavera. Nonostante giocasse sotto età con compagni e avversari di due, ma anche tre anni più grandi di lui, dato che il regolamento consentiva l'impiego di due fuori quota del 2002, è sempre stato in grado di distinguersi grazie a una capacità quasi innata nella lettura del gioco e alle doti atletiche di cui è dotato. Inoltre lo straordinario bagaglio tecnico che ha nelle corde gli permette di compiere giocate imprevedibili e determinanti".


Qual è, secondo il suo punto di vista, il ruolo in cui può rendere al meglio?
"Inizialmente si presentò come un attaccante puro, ma ho sempre creduto che la soluzione ideale per valorizzare al meglio le sue caratteristiche era quella di arretrare la sua posizione di partenza di una ventina di metri così da poter essere nel vivo dell'azione. Tra le linee riesce a sfruttare al meglio la sua dinamicità e gli strappi con o senza palla e in questi anni si è rivelato uno tra i più incisivi in zona realizzativa. In Primavera ha svariato su tutto il fronte d'attacco, ricoprendo per lo più il ruolo di trequartista, o di seconda punta diciamo nel 4-2-3-1, ma ha spesso agito anche come esterno alto. Al di là della collocazione in campo, Anas è in tutto e per tutto un giocatore adatto al calcio moderno, soprattutto grazie alla sua capacità di saper interpretare la partita nelle varie situazioni di gioco a seconda di quelle che sono le necessità del momento. A Lecce Pecchia lo ha schierato a centrocampo e ha dimostrato di poter interpretare alla grande anche quella mansione".