La crescita di Valeri con l'arrivo di Chivu... e non è solo questione di modulo

"Sarebbe un sogno se arrivasse la chiamata azzurra". Emanuele Valeri qualche giorno fa a Sky Sport 24 ha parlato così riguardo il futuro. Nel mese di marzo è stato tra i pre convocati di Luciano Spalletti per la doppia sfida alla Germania, ma senza trovare quella ufficiale. Il segnale è stato comunque positivo per l'esterno classe '98 e per il Parma perché le sue prestazioni sono state importanti per la corsa verso la salvezza dei Ducali, ancor di più quando Chivu ha deciso di metterlo come quinto a centrocampo. Ruolo in cui, già nelle precedenti esperienze, è riuscito a dare il meglio di sè per questione di caratteristiche. 

Più propenso alla fase offensiva, Valeri ha dimostrato una certa crescita nelle ultime uscite soprattutto quando si è alzato il livello delle avversarie, ultima la gara contro la Juventus con l'assist al bacio per il colpo di testa vincente di Pellegrino. Tanta corsa e "un motore importante" come ha sottolineato anche Chivu in conferenza parlando proprio del terzino. Un modo di giocare leggermente cambiato con l'arrivo del tecnico romeno perché "anche quando giocavamo a quattro, lui era quello di spinta quindi era come un quinto in costruzione. Doveva rientrare velocemente e farsi corse lunghe all'indietro". Non è solo questione di modulo, però, perché anche la tranquillità e un aspetto mentale ritrovato hanno sicuramente fatto la differenza.

Alle sue caratteristiche, poi, vanno aggiunti anche i numeri: 2 gol e 5 assist in 30 presenze sin qui con la maglia del Parma in Serie A. A renderlo ancor più inamovibile nello scacchiere dei Ducali ci sono le sole tre assenze nell'arco della stagione: due per infortunio, a inizio campionato contro Udinese e Lecce, e una per scelta, all'andata con la Juventus. Un giocatore arrivato a parametro zero l'estate scorsa, il primo acquisto del club dopo la promozione dalla Serie B e sin qui va detto è stato più che azzeccato. E l'augurio per quanto riguarda la chiamata con l'Italia è arrivato proprio dal suo allenatore: "Conosco molto bene il ct, mi auguro possa rappresentare prossimamente la sua nazionale. È un'emozione bellissima che ogni giocatore vorrebbe sperimentare".