
Budan: "A Parma il periodo in cui ho segnato di più. Morfeo? Talento incredibile"
L'ex crociato Igor Budan, è intervenuto a TuttoMercato24.com per parlare della sua carriera in Italia e a Parma. Questo un estratto: “Ogni città mi ha lasciato qualcosa di speciale, legato a momenti diversi della mia carriera. Venezia, o meglio Mestre, ha avuto sicuramente un significato particolare perché è stato il mio primo approccio in Italia. Parma, invece, rappresenta il periodo in cui ho segnato di più e ho avuto maggiore continuità in Serie A: lì mi sono definitivamente confermato come giocatore da massimo campionato. Bergamo è stato il primo vero trampolino a livello calcistico: in Serie B ho cominciato a farmi conoscere e rispettare, segnando tanti gol”.
Tra tutti gli avversari che hai affrontato, chi è stato il calciatore più forte e difficile da contenere? E tra i tuoi compagni, chi ti ha colpito di più per talento o mentalità? Ti rivedi in qualche attaccante del calcio attuale, magari per stile di gioco o attitudine?
“Sicuramente, ai miei tempi, affrontare Cannavaro e Cordoba era davvero difficile: erano due centrali non altissimi, ma velocissimi, cattivi sportivamente parlando, bravissimi nell’anticipo. Devo dire che contro di loro ho sofferto tanto, proprio perché erano rapidissimi. Invece, contro i difensori più alti, tipo Materazzi, Nesta, Thuram, pur essendo grandissimi difensori, non ho sofferto più di tanto. Quando parliamo invece dei compagni di maggior qualità, beh, avevo il fenomeno: Fabrizio Miccoli. Senza dubbio è stato uno dei giocatori più forti con cui ho giocato. E io l’ho vissuto negli anni migliori di Palermo. Poi ne sono passati tanti altri: ad esempio Morfeo a Parma, anche se era a fine carriera, il talento che aveva Mimmo era incredibile”.
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