SAMPDORIA MVP: bentornato Pedrola, unico a brillare
Bastano venti minuti a Estanis Pedrola, al rientro dopo un lungo stop, per mostrare che la classe è intatta e potrebbe, eccome, fare comodo a una Samp in cui scarseggiano qualità, fantasia e personalità. Sì è a lungo dibattuto su quale possa essere il suo ruolo se Sottil continuerà a puntare sul 3-5-2, ma quel che è lampante è che un giocatore del genere deve essere sfruttato, condizione fisica permettendo, mostrando elasticità.
Entra, tocca i primi due palloni e guadagna due corner. Legge sempre correttamente i movimenti dei difensori, non ha paura a puntare l'uomo e lo fa, riuscendo sempre a salutarlo e costringendo gli avversari al raddoppio. Non butta via un pallone, anzi lo gioca sempre con un occhio rivolto verso i movimenti dei compagni. Tenta anche la conclusione dalla distanza, ma non riesce a calibrarne la forza. Di fatto, però, questo è l'unico tiro nello specchio di una Samp che a Cittadella ha poche, confuse, idee. Restano inoltre molte perplessità sulla decisione di non concedere il calcio di rigore dopo il suo triplice dribbling in area (le immagini non sono chiare, con l'arbitro a oscurare parzialmente la visuale al momento del contatto con il difensore).
Stasera l'unico a brillare nel blackout generale è l'attaccante spagnolo e non possiamo che augurargli di recuperare al più presto minutaggio e condizione. Questa Samp ha bisogno di trascinatori e il talento cristallino di Pedrola può essere una chiave di volta.