
Savoldi: "Lukaku fa il massimo, gli serve più supporto dai compagni. Sullo Scudetto..."
A “1 Football Night”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Beppe Savoldi, allenatore ed ex calciatore di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Cosa è accaduto ieri al Napoli, che gli ha impedito di conquistare una vittoria che sulla carta sembrava scontata?
"Forse proprio questo: il Napoli probabilmente pensava di poter affrontare la partita in modo tranquillo, e invece si è impantanato, per così dire, nella laguna."
Il cambio modulo ha penalizzato la fase offensiva del Napoli? È vero che si è segnato, ma le problematiche in zona gol restano evidenti. Con il ritorno di Neres bisogna tornare al 4-3-3? E come potrebbe essere utilizzato Osimhen in questo contesto?
"Io sono contro il discorso dei numeri, 3-4-3, 4-4-2... I moduli contano relativamente. Un fenomeno segna in qualsiasi sistema di gioco. L'allenatore deve capire dove posizionare al meglio i giocatori, specialmente gli attaccanti, affinché possano fare male alla difesa avversaria. Probabilmente il Napoli sta attraversando un momento difficile, forse di stanchezza o di altro. Non è il suo momento migliore, ma credo che si riprenderà: ha giocatori di qualità e un organico che può tornare a fare bene."
Conte, ieri contro il Venezia, ha effettuato i primi cambi intorno al 76’. Si poteva gestire meglio la panchina? Inserire forze fresche prima avrebbe potuto cambiare il risultato?
"Sicuramente sì, ma evidentemente Conte ha ritenuto che la squadra potesse reagire anche senza cambi immediati. Poi ha inserito alcuni giocatori dalla panchina, ma questi non sono riusciti a entrare davvero in partita. Non è semplice per chi subentra dare immediatamente il contributo sperato dall'allenatore."
Parlando di scudetto, ieri è stata una giornata cruciale: il Napoli si è fermato, l’Atalanta ha perso contro l’Inter, e i nerazzurri ora sono a +3 con nove partite da giocare. Secondo lei il discorso scudetto è compromesso o è ancora tutto aperto?
"Io penso che sia ancora tutto aperto. Ci sono molte partite da giocare e diversi incontri possono cambiare la situazione. Il Napoli ha un vantaggio: non è impegnato nelle competizioni internazionali come Champions League ed Europa League, quindi può risparmiare energie. L’Inter, invece, è ancora in corsa in Europa e dovrà gestire molte forze. L’Atalanta, pur avendo speso tanto, è comunque una squadra che potrebbe ancora dire la sua. Ma credo che il Napoli abbia le possibilità per riprendersi e restare competitivo fino alla fine."
Se consideriamo gol e assist, Lukaku è il secondo giocatore più incisivo della Serie A dopo Mateo Retegui. Forse il Napoli si aspettava qualche assist in meno ma qualche gol in più?
"A me Lukaku piace, non lo nascondo. È chiaro che tutti ci aspettiamo sempre qualcosa in più, magari più gol e meno assist. Ma credo che lui stia facendo il massimo. Non si può pretendere che faccia più di quello che sta già dando. Forse servirebbe un maggiore supporto da parte degli altri compagni di squadra. Non voglio entrare troppo nel dettaglio, ma quando si scende in campo si cerca sempre di dare il meglio. Il rendimento di un giocatore dipende anche dalla squadra, dal modulo, dalla condizione dei compagni. È difficile valutare la prestazione di un singolo senza considerare il contesto generale.”
Il Bologna potrebbe essere arbitro della corsa scudetto, dato che affronterà Napoli, Atalanta e Inter. Vincenzo Italiano sta facendo benissimo: secondo lei potrebbe essere il futuro allenatore del Napoli?
"Non voglio aprire un discorso troppo lungo, ma Bologna è un ambiente relativamente tranquillo. Non ha le pressioni di una grande piazza e questo aiuta a lavorare con serenità. Il Bologna sta facendo bene da qualche anno proprio perché non ha l’obbligo di raggiungere obiettivi specifici come Champions League o scudetto, al contrario di squadre come Napoli, Inter, Juventus e Milan. Questo lo rende una squadra pericolosa per le altre nella corsa scudetto. Su Italiano, è chiaro che sia un ottimo allenatore, e prima o poi potrebbe arrivare sulla panchina del Napoli. Tuttavia, tanti allenatori che hanno fatto bene in realtà più piccole hanno poi faticato in piazze con maggiori pressioni, basti pensare a Thiago Motta. È un discorso generale, non si può mai sapere in anticipo come andrà. Certo è che il Bologna, per tranquillità e continuità, sta dimostrando di essere un ottimo banco di prova per i tecnici emergenti."







