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Laurato l’ha giurato, ma poi ha patteggiato: la filastrocca è un altro campionato falsatoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:20In primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

Laurato l’ha giurato, ma poi ha patteggiato: la filastrocca è un altro campionato falsato

Laurato l’ha giurato, ma poi ha patteggiato: aveva bestemmiato e non è stato squalificato. È la filastrocca del giorno, il riassunto tragico di un sistema marcio, finito, arrivato, svilito, compromesso da un processo irreversibile. A cosa serve una regola se non viene rispettata? Che credibilità ha un sistema che si sottopone ad un regolamento e poi fa di tutto per eluderlo? Le sorti di un campionato possono essere affidate all’operosità o all’indolenza di chi è chiamato a giudicare?

I fatti, noti quasi a tutti. Siamo alle 23, circa, di domenica 16 febbraio, in campo ci sono Juventus e Inter. Al fischio finale, di una gara vinta dai bianconeri, le telecamere indugiano sul capitano nerazzurra, Lautaro Martinez. Uno dei più attesi e pure dei più deludenti. Lo sguardo delle telecamere attende una reazione dell’argentino, che non disattente le attese. Impreca, sbraita, inveisce contro colui che tutto move, come direbbe Dante Alighieri. Il labiale è chiaro, che non servirebbe nessun esperto di lettura delle labbra per arrivare alla conseguenza che dovrebbe essere scontata, come da regolamento. La blasfemia è punita con almeno un turno di squalifica, quindi Lautaro avrebbe dovuto saltare almeno la gara col Genoa.

Ma, c’è un Ma. Che incredibilmente l’Audio non si trova, o meglio, nessuno LO CERCA. Passano i giorni, la cosa scivola via come i vermi sotto alle porte che nessuno ha il coraggio di aprire. Lautaro Martinez non solo gioca una gara che non avrebbe dovuto giocare, ma la decide col gol che regala all’Inter tre punti fondamentali nella corsa scudetto.

L’Italia però è il paese che non conosce bene la vergogna, ne lambisce i contorni sinuosamente, e poi li supera senza pudore. Improvvisamente, qualcuno si ricorda che l’AUDIO C’È! Eppure Lautaro ci aveva detto che siamo tutti cattivi, che sull’onore dei figli lui non aveva mai rivolto a colui che tutto move nessun pensiero ingiusto. Allora come ne usciamo? PATTEGGIAMO! La soluzione finale dell’Italico conflitto, sempre la stessa, quando le righe sono verticali e le squadre coinvolte sono quelle che muovono il giochino con i bacini di interesse più ricchi. E chi se ne fotte se ancora una volta la giustizia è stata calpestata, come uno zerbino su cui c’è scritto Zio e non Dio. Mi raccomando strofinare le scarpe sporche di cacca prima di entrare.