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CdS - Conte parla di crescita e non di vittoria: forse teme di non essere seguito in estateTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 9 febbraio 2025, 08:36In primo piano
di Pierpaolo Matrone
per Tuttonapoli.net

CdS - Conte parla di crescita e non di vittoria: forse teme di non essere seguito in estate

L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sulla conferenza stampa di Antonio Conte e racconta di un timore dell'allenatore salentino: non essere seguito in estate, con chiaro riferimento al mercato. Questo è quanto scritto dal direttore del quotidiano Ivan Zazzaroni: "Conte è migliorato: la sosta volontaria dopo la complicata esperienza al Tottenham con Levy e una serie di tragedie che l’hanno segnato (le morti di Ventrone, Vialli e Mihajlovic) l’avevano spinto a fermarsi per ricaricare le batterie, approfondire temi a lungo trascurati per mancanza di tempo e modificare le prospettive.  Anche per questo ha scelto Napoli e anche per questo oggi parla di crescita, non di vittoria, rimandandola ai prossimi anni e forse temendo di non essere seguito da giugno in poi. In sei, sette mesi Conte ha dato nuova sostanza al Napoli indicando il percorso per un futuro grande e stabile".

Sta pensando che con questa squadra può realizzare un capolavoro? Così ha risposto Conte: "Lo sto pensando ancora di più dopo 7 mesi è che posso rifare quanto fatto in passato, in tutti i club, far crescere il club. Questo è il mio obiettivo, il passato sta lì, è chiaro, ma qualcuno non vuole vedere, io dove sono passato il club è cresciuto sotto tutti i punti di vista. A Napoli voglio aiutare il club a crescere, lo dicono sempre gli All blacks: "lascia la maglia che hai trovato, lasciala migliore di quando sei arrivato", voglio lasciare qualcosa di migliore quel giorno in cui dovrò andare via e mi auguro sia tra tanti anni. Il club deve crescere se vogliamo essere competitivi per il resto dell'anno, il calcio si evolve, quello che si faceva prima va rivisto, pure noi a livello di tattico, il club deve crescere ma io penso come aiutare il club, più che un giocatore, qual è il problema principale? Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, un centro sportivo, non un giocatore in più o meno, di creare casa Napoli, sviluppare appartenenza, un settore giovanile che oggi non c'è. Anziché pensare a 50-60-70mln per quel giocatore, io non farò mai polemica da quel punto di vista, ma dirò la mia sulla crescita del club come da quando sono arrivato. Devo aiutare e supportare il direttore sportivo che è giovane, ma bravo, ha bisogno di fare quel percorso. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis, sono qui perché ho esperienza di un'esperienza a Napoli, dare la mia visione, questo è il mio obiettivo, le altre sono tutte cazzate, che sono incazzato per quello o quell'altro, io non sono arrabbiato ma felice per ciò che sto sviluppando con i ragazzi e qui vengo contento perché i ragazzi mi daranno l'anima. E l'altro obiettivo è di cercare con quello che abbiamo di cercare l'eccellenza, non dobbiamo pensare se avevamo questo o quell'altro. Pensiamo a quello che abbiamo! Non roviniamo quanto costruito in maniera fatica, qui sembra tutto dovuto, ma non è dovuto niente se si pensa a dove siamo partiti. Io parlo di costruire, mi auguro che sia chiaro! Sono qui per aiutare il club a crescere, con i miei consigli, poi il club lo fa, non lo vuole fare, non è... non posso intervenire, ma sono qui per costruire qualcosa di solido che duri nel futuro. Non competi solo con i giocatori di 50-60-70, mercato da 150mln, vendendo 75, quello è fumo negli occhi, l'essenza è il lavoro, programmazione. Non mi siedo nel ristorante di 100 euro con 10 euro, mai l'ho fatto e mai lo farò".