
"Tendine d'Achille non a posto, non me l'aspettavo": Kim stringe ancora i denti al Bayern
"Va così, me la cavo. È difficile anche solo descriverlo. Il mio tendine d'Achille non è ancora a posto, non mi aspettavo che ci volesse così tanto tempo. Ma sì, continuo a giocare". Non ha nascosto le difficoltà che sta attraversando Kim Min-jae, ex difensore del Napoli da due anni al Bayern Monaco, dopo la vittoria contro il Mainz in un'intervista ad un canale coreano ripresa da Sky Sports DE.
Situazione drastica
Come noto il difensore di 28 anni lotta da tempo con fastidi al tendine d'Achille, dovendo stringere i denti e continuare a scendere in campo vista l'emergenza in difesa del Bayern Monaco tra Upamecano e Alphonso Davies. Ma Kim non cerca scuse: nel corso della stagione, il coreano ha commesso diversi errori alternati a prestazioni poco convincenti, e non ha voluto accampare scuse legate alla sua infortunio o alla stanchezza.
L'ammissione
"Gli errori capitano, che tu abbia problemi di infortunio o che tu abbia giocato tante partite - ha raccontato Kim -. Non penso che le lesioni o la stanchezza debbano essere una scusa. Se commetti un errore in campo, è perché hai perso la concentrazione. Dire che gli errori capitano solo perché hai giocato troppo o sei infortunato è semplicemente una scusa. Si può comunque rimanere concentrati e trovare un modo per vincere. La cosa più importante è cosa fai dopo un errore e come reagisci". Verità allo stato puro da parte di chi, in stagione, ha disputato 43 partite ufficiali con il Bayern Monaco.
Situazione drastica
Come noto il difensore di 28 anni lotta da tempo con fastidi al tendine d'Achille, dovendo stringere i denti e continuare a scendere in campo vista l'emergenza in difesa del Bayern Monaco tra Upamecano e Alphonso Davies. Ma Kim non cerca scuse: nel corso della stagione, il coreano ha commesso diversi errori alternati a prestazioni poco convincenti, e non ha voluto accampare scuse legate alla sua infortunio o alla stanchezza.
L'ammissione
"Gli errori capitano, che tu abbia problemi di infortunio o che tu abbia giocato tante partite - ha raccontato Kim -. Non penso che le lesioni o la stanchezza debbano essere una scusa. Se commetti un errore in campo, è perché hai perso la concentrazione. Dire che gli errori capitano solo perché hai giocato troppo o sei infortunato è semplicemente una scusa. Si può comunque rimanere concentrati e trovare un modo per vincere. La cosa più importante è cosa fai dopo un errore e come reagisci". Verità allo stato puro da parte di chi, in stagione, ha disputato 43 partite ufficiali con il Bayern Monaco.
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