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20 dicembre 1968, Omar Sivori si ritira causa rissa in Napoli-Juventus tre settimane primaTUTTO mercato WEB
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di Andrea Losapio

20 dicembre 1968, Omar Sivori si ritira causa rissa in Napoli-Juventus tre settimane prima

Il 20 dicembre del 1968, Omar Sivori viene squalificato per sei turni a causa di una rissa condita da litigio per l'arbitro Pieroni, l'1 dicembre dello stesso anno in Napoli-Juventus (2-1). È il giorno in cui l'italoargentino saluta il calcio, confermando la decisione un giorno dopo durante una puntata di Canzonissima. Sivori è il decano dei numeri dieci veloci, dribblatori e palleggiatori. L'antesignano di Diego Armando Maradona, perché ne condividevo lo stesso soprannome, "El Pibe de Oro", nomignolo che poi verrà riservato al Diez.

Inizia però nel River Plate, invece che al Boca Juniors. Maradona poteva essere considerato un antieroe per non avere mai accettato le proposte di Juventus e Inter, mentre Sivori firma con i bianconeri per 190 milioni di lire, un record per il 1957. Il River per diciotto anni non vincerà più il campionato, ma finirà il Monumental anche grazie all'incasso arrivato dal proprio attaccante.


Alla Juventus Sivori esplode, passando otto anni della sua vita calcistica, combinando bellezza e reti. 135 reti in 215 presenze sono un ottimo bottino in un calcio molto più difensivo di quello attuale. Forma, con Boniperti e Charles, il "Trio Magico" vincendo tre Scudetti - compreso quello della stella, quindi il decimo - due Coppe Italia e un titolo da capocannoniere. Nel 1965 si trasferisce al Napoli grazie a Bruno Pesaola, suo allenatore, che lo vuole in coppia con José Altafini, quello che sarà Core 'Ngrato per il passaggio inverso. Achille Lauro compra due motori navali e paga 70 milioni, compiendo un colpo che porta migliaia di tifosi in piazza. Nel 1967 si fa male in Colombia, durante una tournée, che lo tiene fuori per parecchie partite.