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Napoli, vittoria e +7 per il 64° compleanno di Maradona: "Il regalo di Antonio a Diego"
"Nel giorno del compleanno di Maradona, il Napoli consolida il suo primato in classifica superando a pieni voti il primo esame del ciclo terribile. Da lassù non ci crederà nemmeno il Pibe de Oro: 7 punti di vantaggio sull’Inter e 8 sulla Juve dopo un inizio di stagione magnifico". Inizia così il fondo sul Corriere dello Sport a firma di Pasquale Salvione, che parla del successo azzurro a San Siro contro il Milan.
Prosegue: "Al Meazza è arrivata la quinta vittoria di fila, il settimo clean sheet in dieci partite (il sesto nelle ultime sette) ma soprattutto una prestazione da grande squadra. È partita forte, ha colpito, ha sofferto, ha affondato di nuovo e poi ha difeso con i denti. Con carattere, con personalità, con grande spirito di gruppo. A immagine e somiglianza del suo condottiero in panchina, quello che ha tutta la voglia di non fermarsi più".
Focus sui due marcatori della serata: "A trascinarlo ci ha pensato ancora una volta il suo principale uomo di fiducia. Se Lukaku ha segnato sei gol al Milan in sei partite con Conte in panchina ci sarà un motivo. Le critiche gli rimbalzano addosso come ha fatto Pavlovic nell’azione del gol che ha stappato la notte del Meazza. Non è ancora il Big Rom migliore, ma fa la differenza. È un centravanti di sfondamento: non avrà la progressione di Osimhen, l’agilità di Cavani o i piedi raffinati di Higuain, ma è tremendamente efficace. È sbagliato cercare in ogni centravanti le caratteristiche di quello precedente, ognuno ha il suo modo di esserlo. Chi lo mette ripetutamente nel mirino deve farsene una ragione. Così come chi ha ancora dubbi sulle qualità di Kvara. Quando c’è da fare la differenza il suo estro non manca mai".
Prosegue: "Al Meazza è arrivata la quinta vittoria di fila, il settimo clean sheet in dieci partite (il sesto nelle ultime sette) ma soprattutto una prestazione da grande squadra. È partita forte, ha colpito, ha sofferto, ha affondato di nuovo e poi ha difeso con i denti. Con carattere, con personalità, con grande spirito di gruppo. A immagine e somiglianza del suo condottiero in panchina, quello che ha tutta la voglia di non fermarsi più".
Focus sui due marcatori della serata: "A trascinarlo ci ha pensato ancora una volta il suo principale uomo di fiducia. Se Lukaku ha segnato sei gol al Milan in sei partite con Conte in panchina ci sarà un motivo. Le critiche gli rimbalzano addosso come ha fatto Pavlovic nell’azione del gol che ha stappato la notte del Meazza. Non è ancora il Big Rom migliore, ma fa la differenza. È un centravanti di sfondamento: non avrà la progressione di Osimhen, l’agilità di Cavani o i piedi raffinati di Higuain, ma è tremendamente efficace. È sbagliato cercare in ogni centravanti le caratteristiche di quello precedente, ognuno ha il suo modo di esserlo. Chi lo mette ripetutamente nel mirino deve farsene una ragione. Così come chi ha ancora dubbi sulle qualità di Kvara. Quando c’è da fare la differenza il suo estro non manca mai".
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