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Prof. Castellacci: "Calendario UEFA assurdo e ingolfato, ne fanno le spese i calciatori"
In diretta a Radio Punto Nuovo è intervenuto Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale italiana e presidente dell'AMICA: "Antonio (Conte ndr) non cambia mai (ride ndr)! L'ho rivisto bello carico al Napoli, con i suoi occhi spirati e la sua gestualità da trance assoluta! È uno che partecipa alla partita come se giocasse, è un valore aggiunto già da queste prime giornate. Il mercato del Napoli racconta chi sia Antonio: quando chiede, ottiene! E se non c'è simbiosi di idee e se non vede armonia, non ha problemi a rinunciare ad una panchina. Va fatto un plauso a De Laurentiis che ha dato tutto per accontentare Antonio.
Botta Kvaratskhelia? Bisogna vedere se il muscolo ha subìto un travaso di sangue o meno. Servirebbe una diagnosi della società: può essere niente oppure qualcosa di serio. In caso di botte acute, può esserci una lesione delle fibre muscolari ed un possibile stop più lungo. Considerando che il Napoli non ha fatto alcun comunicato, non dovrebbe essere nulla di serio. Almeno ci auguriamo. Giocare meno partite, nel calcio moderno, è solo un vantaggio, a patto che la preparazione sia lineare e costante.
Dal punto di vista fisico e di rischio infortuni, il Napoli ci va a guadagnare. Ormai il campionato UEFA è intensificato in maniera anomala, è una situazione che supera l'assurdo e va detto. Esistono solo partite ufficiali, anche in Nazionale... È questo costringe tutti a non gestirsi e a dare il 150%. I calciatori sono spremuti e sono costretti a farne le spese con la salute. Noi come medici del calcio ci siamo uniti ad AIC e a FIGC per tenere sotto controllo il numero delle gare, ma siamo stati ignorati".
Botta Kvaratskhelia? Bisogna vedere se il muscolo ha subìto un travaso di sangue o meno. Servirebbe una diagnosi della società: può essere niente oppure qualcosa di serio. In caso di botte acute, può esserci una lesione delle fibre muscolari ed un possibile stop più lungo. Considerando che il Napoli non ha fatto alcun comunicato, non dovrebbe essere nulla di serio. Almeno ci auguriamo. Giocare meno partite, nel calcio moderno, è solo un vantaggio, a patto che la preparazione sia lineare e costante.
Dal punto di vista fisico e di rischio infortuni, il Napoli ci va a guadagnare. Ormai il campionato UEFA è intensificato in maniera anomala, è una situazione che supera l'assurdo e va detto. Esistono solo partite ufficiali, anche in Nazionale... È questo costringe tutti a non gestirsi e a dare il 150%. I calciatori sono spremuti e sono costretti a farne le spese con la salute. Noi come medici del calcio ci siamo uniti ad AIC e a FIGC per tenere sotto controllo il numero delle gare, ma siamo stati ignorati".
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