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Il (nuovo) Napoli si ferma con la Juve, ma Conte è soddisfatto: "Un pari qui è buono"
Sorriso a metà. Perché, beh, non perdere in casa della Juventus, per il Napoli, è sempre una bella notizia. Ma per quello che si è visto in campo la formazione di Antonio Conte avrebbe potuto puntare anche a un risultato migliore. "Un pareggio qui è un buon risultato", dice l'allenatore salentino nel post-partita, mostrando comunque una moderata soddisfazione per il punto maturato a Torino, nella partita del suo cuore, contro la squadra in cui ha fatto la storia prima da calciatore e poi da allenatore: "Per me è stata una grande emozione. Era il minimo che potessi fare ringraziare i tifosi con cui ho condiviso 16 anni della mia carriera. oggi sono contento di essere al Napoli e ho salutato anche loro. Per me venire qua è sempre una grande emozione e non me lo potrà togliere nessuno".
Juventus-Napoli è tanta tattica e poco spettacolo: finisce 0-0, con pochissime occasioni da gol e grande organizzazione difensiva da entrambe le parti. E infatti i migliori, in casa azzurra, sono i centrali difensivi, arcigni, e i centrocampisti, Lobotka su tutti. Più in ombra Kvaratskhelia e soprattutto Lukaku, alla prima prestazione negativa in azzurro dopo due partite da MVP. "Lukaku deve ancora entrare in condizione, quella condizione che pretendo io", lo giustifica Conte nel post-partita.
Per l'occasione il tecnico azzurro per la prima volta ha cambiato modulo, accantonando il 3-4-2-1 e passando al 4-2-3-1 con McTominay al debutto da titolare. Risultato? Come dicevamo, buona solidità difensiva ma poca pericolosità in avanti. "Con la rosa che abbiamo a disposizione è quello più semplice anche per le alternative, con il 3-4-2-1 sarebbe stato più difficile. Sono moderatamente soddisfatto, abbiamo fatto bene dietro ma davanti potevamo sfruttare meglio qualche situazione", spiega il mister. Che ha ancora tanto lavoro da fare, ma dà la sensazione di essere sulla strada giusta.
Juventus-Napoli è tanta tattica e poco spettacolo: finisce 0-0, con pochissime occasioni da gol e grande organizzazione difensiva da entrambe le parti. E infatti i migliori, in casa azzurra, sono i centrali difensivi, arcigni, e i centrocampisti, Lobotka su tutti. Più in ombra Kvaratskhelia e soprattutto Lukaku, alla prima prestazione negativa in azzurro dopo due partite da MVP. "Lukaku deve ancora entrare in condizione, quella condizione che pretendo io", lo giustifica Conte nel post-partita.
Per l'occasione il tecnico azzurro per la prima volta ha cambiato modulo, accantonando il 3-4-2-1 e passando al 4-2-3-1 con McTominay al debutto da titolare. Risultato? Come dicevamo, buona solidità difensiva ma poca pericolosità in avanti. "Con la rosa che abbiamo a disposizione è quello più semplice anche per le alternative, con il 3-4-2-1 sarebbe stato più difficile. Sono moderatamente soddisfatto, abbiamo fatto bene dietro ma davanti potevamo sfruttare meglio qualche situazione", spiega il mister. Che ha ancora tanto lavoro da fare, ma dà la sensazione di essere sulla strada giusta.
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