Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariEuro 2024
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Euro 2024
Ritirato l'emendamento Mulè. Ma Abodi torna ad attaccare: "Gravina il responsabile"TUTTO mercato WEB
giovedì 4 luglio 2024, 10:38Euro 2024
di Raimondo De Magistris

Ritirato l'emendamento Mulè. Ma Abodi torna ad attaccare: "Gravina il responsabile"

Doppia notizia positiva arrivata nella giornata di ieri per Gabriele Gravina. Nella giornata di ieri, scrive la 'Gazzetta dello Sport', il presidente della FIGC non solo ha convinto Gianluigi Buffon a restare con un ruolo più ampio rispetto a quello precedente, ma ha anche ottenuto il ritiro dell’emendamento al Decreto Sport da parte del deputato di Forza Italia Mulè che avrebbe avvantaggiato la Serie A rispetto alla Federazione.

Intanto però, tramite le colonne de 'Il Foglio', il Ministro dello Sport Andrea Abodi è tornato ad attaccare il presidente della FIGC Gabriele Gravina: "Una Nazionale che alza bandiera bianca, mettendo in campo una resa incondizionata, è il manifesto di un problema che non si può continuare a nascondere. Il calcio italiano ha le sue luci, ma è condizionato dalle tante contraddizioni. Ma per provare a superarle, ciò da cui bisogna partire è, per cominciare, l’autoanalisi, l’autocritica e l’assunzione di responsabilità. Se c’è qualcuno che sbaglia e fallisce, ci deve essere qualcuno che sa assumersi la responsabilità dell’errore"


E ancora: "La Nazionale italiana, da molto tempo, sta attraversando una crisi sistemica. E in questa crisi pesa anche il fatto che nella Federcalcio italiana vi sono degli equilibri che penalizzano la promozione del talento e della competitività. Ed è complicato che la Federazione possa pensare al futuro del calcio italiano condizionata dagli interessi di parte, quelli delle singole componenti, senza ragionare sugli interessi del sistema, con una visione organica che coinvolga tutti, tenendo conto della capacità di apporto. Sono convinto che la Serie A debba esser messa nella condizione di essere più competitiva, anche mutuando il modello della Premier League inglese, contando più di quanto conti ora nei processi decisionali della Federcalcio", ha detto Abodi.