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Juventus, Locatelli: "Troppo molli, è mancata un po' di cattiveria. Ora gioco spensierato"
Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, commenta ai microfoni di DAZN la vittoria per 2-1 sul Monza: "C'è armonia, tra di noi ci parliamo e ci diciamo le cose in faccia perché è giusto che sia così, anche questa settimana ci siamo riuniti per parlarci perché abbiamo fatto risultati non all'altezza e questo alla Juve non deve succedere. Siamo tanti giovani che dobbiamo crescere insieme, anche vittorie come quelle di stasera, sappiamo tutti che non abbiamo fatto una buonissima partita ma ci servono perché portano fiducia per le prossime partite".
La Juventus deve ritrovare quella solidità che c'era prima dell'infortunio di Bremer?
"Assolutamente sì, quando in una squadra si fa male un giocatore come Bremer, che per me stava diventando un centrale incredibile, ti toglie tanto. Anche Cabal ci serviva perché dava una mano nelle rotazioni ma bisogna compensare meglio con il reparto. Oggi eravamo troppo molli, sul gol c'è mancato qualcosa sul piano della cattiveria. E i risultati dipendono anche dal modo in cui si difende".
Quanto sei cresciuto da quando sei arrivato a Torino?
"Sono cresciuto in questi anni, quando arrivi in un club così con giocatori incredibili non è facile. C'è stato un cambiamento generazionale, in cui ci sono dentro anch'io. In questi anni ho sofferto un po' le cose che venivano dette fuori ma mi sono focalizzato sul lavoro. Ora sono più spensierato, gioco tranquillo e cerco di essere un esempio per i miei compagni".
La Juventus deve ritrovare quella solidità che c'era prima dell'infortunio di Bremer?
"Assolutamente sì, quando in una squadra si fa male un giocatore come Bremer, che per me stava diventando un centrale incredibile, ti toglie tanto. Anche Cabal ci serviva perché dava una mano nelle rotazioni ma bisogna compensare meglio con il reparto. Oggi eravamo troppo molli, sul gol c'è mancato qualcosa sul piano della cattiveria. E i risultati dipendono anche dal modo in cui si difende".
Quanto sei cresciuto da quando sei arrivato a Torino?
"Sono cresciuto in questi anni, quando arrivi in un club così con giocatori incredibili non è facile. C'è stato un cambiamento generazionale, in cui ci sono dentro anch'io. In questi anni ho sofferto un po' le cose che venivano dette fuori ma mi sono focalizzato sul lavoro. Ora sono più spensierato, gioco tranquillo e cerco di essere un esempio per i miei compagni".
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