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Lazio, Piemonte: "Professionismo punto di partenza. Ancora tanta strada per arrivare alla parità"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 21:19Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Lazio, Piemonte: "Professionismo punto di partenza. Ancora tanta strada per arrivare alla parità"

“All’inizio mio padre non voleva che giocassi a calcio, diceva che una donna non può farlo, così mia mamma con mio zio mi portarono di nascosto a giocare con mio cugino. Mi allenavo con i maschi perché non c’erano scuole femminili quando ho iniziato. Ora mio padre è diventato il mio più grande tifoso, col tempo ha visto che ero felice ed è tanto orgoglioso di me”. Parla così a Leggo.it l’attaccante della Lazio e dell’Italia Martina Piemonte tornando con la mente ai suoi inizi nel mondo del calcio per poi volgere lo sguardo al presente e al futuro.

“Ho fatto tanti sacrifici, e li faccio tutt’ora, per essere in Serie A. All’inizio quando ero al Verona a 18 anni non ci pagavano e lavoravo come barista la sera per mantenermi. - prosegue Piemonte parlando di come è cambiato il mondo del calcio in questi anni – Il professionismo è stato un salto importantissimo, un punto di partenza più che un traguardo, che ripaga tutte le lotte portate avanti dalle compagne più grandi. La strada da fare è ancora lunga, ma tutti i club si stanno impegnando. Ovviamente la disparità principale è quella salariale, non abbiamo la stessa retribuzione, perché il calcio femminile non ha lo stesso seguito e la stessa risonanza mediatica di quello maschile, per questo non ci sono introiti e non abbiamo gli stessi stipendi”.


L’attaccante classe ‘97 parla poi del cambio culturale e sociale che servirebbe per dare un ulteriore cambio di passo al movimento: “Il 2025 ce lo ricorderemo per l’album Calciatrici, un momento storico che aumenta la visibilità e dà alle bambine la possibilità di sognare. Per richiamare la gente allo stadio serve un cambiamento sociale, bisogna far capire che il calcio è calcio e basta, che non abbiamo nulla di meno e che anche il nostro calcio è genuino e pieno di passione. - conclude Piemonte – Per il futuro auguro a tutte le bambine di poter inseguire il loro sogno, magari con meno ostacoli, in modo da poterci ritrovare a giocare in grandi stadi come l’Olimpico o San Siro circondate da migliaia di tifosi e milioni di spettatori”.