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Jimenez: "Conceicao è un grande allenatore e un grande uomo. Il Milan lo amo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:15Serie A
di Niccolò Righi

Jimenez: "Conceicao è un grande allenatore e un grande uomo. Il Milan lo amo"

Ai canali ufficiali del Milan si è raccontato il giovane difensore classe 2005 Alex Jimenez. Queste le sue parole, iniziando da un ricordo dei primi passi mossi nella cantera del Real Madrid: "Il Real mi ha chiamato a sette anni notandomi in un torneo che stavo disputando in città e mi ha tenuto per undici anni. Lì ho visto tanti campioni e quando mi sono allenato con la prima squadra è stato un momento veramente felice. Ho visto Kroos, Vinicius, Militao è tra quelli che mi ha più sorpreso".

Com'è nato il passaggio al Milan?
"Al Real stavo vivendo un momento difficile. I miei familiari e il mio procuratore mi consigliarono di cambiare e quando il Milan si è fatto avanti non ci ho pensato due volte. Io amo il Milan, è una squadra che sarà per sempre nel cuore per avermi fatto debuttare in prima squadra. Non posso descrivere a parole cosa voglia dire per me questo club. Mi piace tutto del Milan".

Si ricorda i giorni del debutto?
"E' stato uno dei giorni più belli della mia vita e sarò sempre grato a Mister Pioli per la fiducia che mi ha dato. Prima della partita col Cagliari ero un po' nervoso sul bus perché già sapevo che sarei partito dal 1'. Nello spogliatoio però mi sono detto di fare quello che so fare e alla fine ho disputato una buona partita. A fine partita mi ricordo che chiesi la maglia a Theo, lui è il mio idolo e mi sta aiutando tanto con i suoi consigli: è un giocatore top e una persona top".

L'infortunio le fece saltare Milan-Real Madrid in Youth Champions League.
"Volevo giocarla al 200%, ci pensavo da tre settimane. La vita voleva che non giocassi. Milan Futuro? Giocare con i più grandi è stata un esperienza formativa. Bonera mi ha aiutato tanto".

Che rapporto ha avuto prima con Fonseca poi con Conceicao?
"Mi hanno dato entrambi fiducia. Fonseca mi mise in campo in un momento difficile contro il Genoa, il giorno del 125esimo anniversario dalla fondazione del Milan. Per me è stato un momento felice, per il club un po' meno. E' stato un peccato non vincere quella sera".


Come ha vissuto la vittoria della Supercoppa?
"Conceicao mi mise subito titolare contro la Juventus e pensai "come può mettermi in campo con tutti i giocatori che ci sono qui?". Invece il Mister mi ha dato fiducia fin dal primo momento. Mi piace troppo come allenatore, per le sue idee e per il suo modo. Lo ringrazio".

C'è un'immagine particolare che si ricorda dopo la vittoria contro l'Inter?
"Alla fine del primo tempo eravamo 0-0 ma da un mio passaggio sbagliato abbiamo preso gol. Poi nella ripresa abbiamo concesso il secondo. Quando sono stato sostituito mi sono messo in panchina a fare il tifo perché volevo vincere a tutti i costi. Quando abbiamo fatto la prima rete avevo la sensazione che quella partita l'avremmo vinta noi. Poi ci sono stati il secondo e il terzo e lì sono scoppiato di gioia. Ho abbracciato Leao perché aveva cambiato la partita".

Che rapporto ha con la sua famiglia?
"La mia famiglia la amo. Quando sono venuto qui a Milano loro mi hanno seguito, mi stanno vicino".

Il suo obiettivo è la Nazionale spagnola?
"Sto aspettando il mio momento. Per me sarebbe un sogno giocare con la Spagna".

Che consiglio darebbe ad un bambino?
"Se sfrutti il tuo momento e lavori con costanza tutto arriva".