Le pagelle dell'Empoli - Colombo sfortunato, Marianucci cade nella trappola di Gimenez

Risultato finale: Empoli-Milan 0-2

Vasquez 6 - Esce a vuoto prima di arrendersi alla capocciata di Leao. Gimenez gliela incastra nell'angolo. Evita il tris, restando in piedi.

De Sciglio 6 - Prosegue la sfida alle ex, per arginare l'esuberanza di Jimenez si aggrappa all'esperienza. Una diagonale super su Leao.

Marianucci 4,5 - Inizio complicato, perde subito una palla sanguinosa. Comanda la difesa, rimasta orfana del leader Ismajli: cade nella trappola di Gimenez.

Viti 6 - La sua partita dura meno di mezz'ora, esce in lacrime per un problema al ginocchio che non lascia presagire niente di buono. Dal 28' Goglichidze 5 - Non trema davanti alle finte di Joao Felix, ma si dimentica di marcare Leao. Gimenez lo fa nero.

Gyasi 5,5 - Theo Hernandez si affaccia raramente in avanti, tiene un atteggiamento eccessivamente guardingo: poche iniziative prese.

Henderson 6 - Le rotazioni in mediana non lo riguardano, si sacrifica anteponendo gli interessi di squadra: spende un giallo intelligente. Dal 70' Zurkowski 5,5 - Non ingrana.

Grassi 6 - Rientra dalla squalifica, garantisce l'equilibrio che serve però si butta anche negli spazi: è lui a spaventare per primo il Milan. Dall'81' Bacci sv

Pezzella 6 - Mette una toppa all'incertezza iniziale di Marianucci, tampona le percussioni di Musah e spinge quando ne ha la possibilità.

Esposito 6 - In modalità derby, sente la sfida ai cugini più delle altre: cuce bene da regista offensivo, rifinisce alla perfezione per Grassi. Dall'81' Konate sv

Cacace 5,5 - Avanzato sulla trequarti, interviene al limite su Walker rischiando il rosso diretto: si fa scappare Pulisic sul gol rossonero.

Colombo 6,5 - Colpisce un palo clamoroso, col suo sinistro a giro per poco non abbatte la porta di Maignan: meritava maggior fortuna. Dal 70' Kouame 5,5 - Ingresso soft.

Roberto D'Aversa 5,5 - Atteggiamento aggressivo: tiene la squadra sempre alta e compatta, mette in difficoltà la difesa del Milan cercando la profondità. Poi Conceicao riversa in campo tutta la qualità di cui dispone e mette la freccia.