Come arriva la Juventus alla Supercoppa italiana: pareggite e occhi su Tomori

Inter contro Atalanta è la finale anticipata se si pensa al campo, Juventus contro Milan quella del pubblico. L’attesa a Riyadh è per una classica del calcio italiano, tra due squadre che non vivono la fase più brillante della loro storia. I bianconeri di Thiago Motta, almeno, ci arrivano un po’ meglio.

Il momento ha un segno X grosso come una casa in scadenza. Il 2-1 sul Monza rappresentato l’eccezione: la Juventus ha pareggiato cinque delle ultime sei partite di campionato. È tuttora imbattuta e resta molto solida, ma è come se non avesse mai raggiunto il punto di svolta e preso il volo.

I precedenti, più che relativi ai tantissimi incroci col Milan o all'unico sfortunato - Champions 2020/2021 - con Conceicao, guardano allo storico della competizione: i bianconeri l'hanno vinta nove volte, l'Inter potrebbe eguagliare il primato trionfando a Riyadh. Un buon motivo per impegnarsi ancora di più.

Le assenze non sono tutte legate a infortuni: Danilo è rimasto fuori per scelta di Motta, legata alla cessione orami imminente. Una scelta, in compenso, che porta la Juve ad arrivare in Arabia Saudita con una difesa al di sotto dello stretto indispensabile, visti i ko di lungo corso di Bremer e Cabal.

Il tema è di mercato e si intreccia al Milan. Non c’è solo Danilo tra i partenti, anche Fagioli ha il cartello vendesi affisso dietro la schiena. Viceversa, la Juventus monitora la situazione di Fikayo Tomori: l’arrivo di Conceicao in rossonero ha scompaginato le carte, ma Giuntoli tornerebbe volentieri con un difensore in più.