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Salernitana, l'incertezza societaria rischia di bloccare il mercato. I dubbi di Iervolino
Ancora una volta la Salernitana rischia di essere penalizzata dall'incertezza societaria. Così come accaduto in estate, con il diktat di cedere prima di acquistare e una serie di paletti imposti dalla proprietà, anche stavolta si deve attendere l'ok di Danilo Iervolino prima di imbastire trattative concrete e trasformare le tante chiacchierate informali in operazioni di mercato vere e proprie. La situazione di classifica non lascia spazio ad interpretazioni: senza la penalizzazione del Cosenza i granata sarebbero penultimi e ci sono lacune numeriche e tecniche in tutti i reparti che bisognerà colmare già nella prima settimana di gennaio, ancor più perchè il 2025 inizierà con le sfide a distanza ravvicinata contro big del calibro di Sassuolo, Cremonese e Pisa e c'è il rischio concreto di allontanarsi ulteriormente dalla zona salvezza. Petrachi ha detto più volte che vorrebbe avere al proprio fianco il proprietario, senza intromissioni esterne e con piena autonomia. Il budget previsto è di 5 milioni di euro, compresi gli stipendi.
Naturalmente le partenze di Maggiore e di almeno altri 5-6 calciatori consentiranno di avere a disposizione un gruzzoletto aggiuntivo che servirà per acquistare, anzitutto, un difensore centrale, un centrocampista, un esterno sinistro e una punta di spessore. Ma, ad ora, non c'è ancora il placet per mettere nero su bianco, con il rischio concreto di ritrovarsi ancora nella stessa situazione alla ripresa degli allenamenti. Come detto è la questione societaria a tenere banco negli ambienti del tifo granata, una querelle che si trascina da un anno e mezzo e che ha comportato un ridimensionamento palese rispetto agli obiettivi sbandierati nel giorno dell'arrivo a Salerno. Iervolino non ha ancora preso una decisione: in passato voleva cedere a tutti i costi, al punto da rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente, poi ha pensato di farsi affiancare da un socio chiedendo però di mantenere una quota di maggioranza, ora pare deciso ad andare avanti da solo almeno fino a giugno senza però parlare con la stampa e con una tifoseria che da tempo invoca un confronto pubblico. Il nome di Giovanni Lombardi sta circolando con insistenza. L'ex patron della Casertana era a Frosinone, assieme allo scout Filomeno Fimmanò. Non c'era, invece, nessun esponente della società. Busso si è defilato da un mese, Iervolino non segue una partita dal vivo da aprile, Milan ha dato forfait e pare che anche l'amministratore delegato sia stanco di questa situazione di stallo che frena la programmazione. Proprio Milan aveva quasi convinto un imprenditore del calibro di Del Vecchio ad entrare nel calcio, una trattativa in fase avanzata al punto da esporsi in prima persona incontrando le varie anime del tifo per fornire rassicurazioni e dettagli. Tutto sfumato, per tanti motivi. Da qui un confronto acceso con Iervolino, chiamato ora a prendere una decisione definitiva per il bene della Salernitana e per salvaguardare i suoi investimenti. Una retrocessione in C sarebbe un dramma sportivo, ma anche finanziario, ancor di più perchè non ci sarebbe il salvagente del paracadute e resterebbero sul groppone contratti a sei zeri già insostenibili in categoria.
E Petrachi? Il ds è stato riconfermato, al netto di voci che parlavano di un possibile ribaltone. E' ovvio, però, che il direttore sportivo non ha intenzione di vivere un'altra estate ricca di ostacoli, dietrofront ed incertezze e pretenderà, come detto, budget importante, autonomia e sostegno della società. Viceversa nessuno scenario può essere escluso a priori. E poi c'è la questione tecnica, con Colantuono ad un passo dal rinnovo a cifre importanti (la firma non ci sarebbe ancora, ma c'è accordo con Milan), ma al momento bocciato dai risultati, con 5 punti in sei partite con un calendario abbordabile e una squadra che pare essersi spenta anche sul piano psicologico come testimoniato dai clamorosi errori individuali e di concentrazione visti a Frosinone. In caso di passo falso a Catanzaro potrebbe esserci un altro ribaltone, al punto che calciatori come Kallon e Braaf che sembravano al passo d'addio potrebbero essere rivalutati se dovesse arrivare un altro allenatore. Da escludere, nel caso, un ritorno di Martusciello. La speranza della piazza (che porterà quasi mille persone anche a Catanzaro) è che arrivi una vittoria utile a rasserenare l'ambiente e a lavorare da subito per la squadra che verrà con l'attuale dirigenza e con il medesimo mister. E, magari, con un presidente deciso a proseguire e che esponga i programmi in una conferenza stampa. Perchè, con tale incertezza societaria, sarà più difficile trattare con i procuratori e convincere giocatori di spessore ad accettare una sfida difficile in un contesto passionale, ma ricco di pressioni come Salerno.
Naturalmente le partenze di Maggiore e di almeno altri 5-6 calciatori consentiranno di avere a disposizione un gruzzoletto aggiuntivo che servirà per acquistare, anzitutto, un difensore centrale, un centrocampista, un esterno sinistro e una punta di spessore. Ma, ad ora, non c'è ancora il placet per mettere nero su bianco, con il rischio concreto di ritrovarsi ancora nella stessa situazione alla ripresa degli allenamenti. Come detto è la questione societaria a tenere banco negli ambienti del tifo granata, una querelle che si trascina da un anno e mezzo e che ha comportato un ridimensionamento palese rispetto agli obiettivi sbandierati nel giorno dell'arrivo a Salerno. Iervolino non ha ancora preso una decisione: in passato voleva cedere a tutti i costi, al punto da rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente, poi ha pensato di farsi affiancare da un socio chiedendo però di mantenere una quota di maggioranza, ora pare deciso ad andare avanti da solo almeno fino a giugno senza però parlare con la stampa e con una tifoseria che da tempo invoca un confronto pubblico. Il nome di Giovanni Lombardi sta circolando con insistenza. L'ex patron della Casertana era a Frosinone, assieme allo scout Filomeno Fimmanò. Non c'era, invece, nessun esponente della società. Busso si è defilato da un mese, Iervolino non segue una partita dal vivo da aprile, Milan ha dato forfait e pare che anche l'amministratore delegato sia stanco di questa situazione di stallo che frena la programmazione. Proprio Milan aveva quasi convinto un imprenditore del calibro di Del Vecchio ad entrare nel calcio, una trattativa in fase avanzata al punto da esporsi in prima persona incontrando le varie anime del tifo per fornire rassicurazioni e dettagli. Tutto sfumato, per tanti motivi. Da qui un confronto acceso con Iervolino, chiamato ora a prendere una decisione definitiva per il bene della Salernitana e per salvaguardare i suoi investimenti. Una retrocessione in C sarebbe un dramma sportivo, ma anche finanziario, ancor di più perchè non ci sarebbe il salvagente del paracadute e resterebbero sul groppone contratti a sei zeri già insostenibili in categoria.
E Petrachi? Il ds è stato riconfermato, al netto di voci che parlavano di un possibile ribaltone. E' ovvio, però, che il direttore sportivo non ha intenzione di vivere un'altra estate ricca di ostacoli, dietrofront ed incertezze e pretenderà, come detto, budget importante, autonomia e sostegno della società. Viceversa nessuno scenario può essere escluso a priori. E poi c'è la questione tecnica, con Colantuono ad un passo dal rinnovo a cifre importanti (la firma non ci sarebbe ancora, ma c'è accordo con Milan), ma al momento bocciato dai risultati, con 5 punti in sei partite con un calendario abbordabile e una squadra che pare essersi spenta anche sul piano psicologico come testimoniato dai clamorosi errori individuali e di concentrazione visti a Frosinone. In caso di passo falso a Catanzaro potrebbe esserci un altro ribaltone, al punto che calciatori come Kallon e Braaf che sembravano al passo d'addio potrebbero essere rivalutati se dovesse arrivare un altro allenatore. Da escludere, nel caso, un ritorno di Martusciello. La speranza della piazza (che porterà quasi mille persone anche a Catanzaro) è che arrivi una vittoria utile a rasserenare l'ambiente e a lavorare da subito per la squadra che verrà con l'attuale dirigenza e con il medesimo mister. E, magari, con un presidente deciso a proseguire e che esponga i programmi in una conferenza stampa. Perchè, con tale incertezza societaria, sarà più difficile trattare con i procuratori e convincere giocatori di spessore ad accettare una sfida difficile in un contesto passionale, ma ricco di pressioni come Salerno.
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