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Fonseca bacchetta il suo Milan, Capello: "Il gruppo storico deve dirgli di rimanere fuori"
Paulo Fonseca non le manda a dire dopo la vittoria del Milan per 2-1 sulla Stella Rossa in Champions League e tira le orecchie al suo gruppo nonostante i tre punti.
In risposta ecco il commento del tecnico e opinionista tv Fabio Capello, dagli studi di Sky Sport: "Nella squadra devi avere due-tre leader che ti aiutino e che dicono qualcosa a chi sta in campo, oppure non ottieni niente e i problemi si ripropongono nella stessa maniera. Il gruppo storico, con personalità, deve dire al mister di restare fuori e che ci pensano loro".
Queste le parole di Fonseca dopo il match: "Abbiamo vinto, siamo in una buona posizione ma sono stanco di lottare contro queste cose. Non sono soddisfatto della prestazione della squadra”. Quali sono queste cose contro cui lottare? “Io devo parlare con la squadra. Non voglio parlare molto, voglio analizzare ma sono cose che per me sono chiare. Non è una questione tattica o tecnica. Arriviamo qui a questa partita decisiva per noi e avere questa sensazione di non fare tutto per vincere la partita è la peggior sensazione che abbiamo”. Non c’è stato equilibrio? “Il problema è che la nostra squadra è una montagna russa. Oggi stiamo bene, domani non lo so. Sembra sempre un testa o croce. È impressionante”.
In risposta ecco il commento del tecnico e opinionista tv Fabio Capello, dagli studi di Sky Sport: "Nella squadra devi avere due-tre leader che ti aiutino e che dicono qualcosa a chi sta in campo, oppure non ottieni niente e i problemi si ripropongono nella stessa maniera. Il gruppo storico, con personalità, deve dire al mister di restare fuori e che ci pensano loro".
Queste le parole di Fonseca dopo il match: "Abbiamo vinto, siamo in una buona posizione ma sono stanco di lottare contro queste cose. Non sono soddisfatto della prestazione della squadra”. Quali sono queste cose contro cui lottare? “Io devo parlare con la squadra. Non voglio parlare molto, voglio analizzare ma sono cose che per me sono chiare. Non è una questione tattica o tecnica. Arriviamo qui a questa partita decisiva per noi e avere questa sensazione di non fare tutto per vincere la partita è la peggior sensazione che abbiamo”. Non c’è stato equilibrio? “Il problema è che la nostra squadra è una montagna russa. Oggi stiamo bene, domani non lo so. Sembra sempre un testa o croce. È impressionante”.
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