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Milan, Fonseca: "Per noi più difficile giocare con le italiane che con il Real Madrid"
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è presente in conferenza stampa dalla pancia del "Santiago Bernabeu" di Madrid al termine di Real Madrid-Milan, sfida vinta per 1-3 dai rossoneri.
Segui in diretta le dichiarazioni di Fonseca con il live testuale su TMW.
È questo il suo Milan?
"Devo essere onesto: queste partite sono totalmente diverse da quelle che abbiamo in Serie A. È il Milan che io voglio, ma non possiamo essere sempre la stessa squadra in Serie A. Solo chi è in Italia lo capisce: qui non c'è squadra uomo a uomo a tutto campo e per questo io devo avere attenzione quando si fanno questi paragoni. In Europa possiamo essere questo tipo di squadra, ma spesso in Italia non c'è possibilità di fare questo tipo di partite".
Perché ha scelto Musah?
"Abbiamo cercato di fermare Vinicius che è molto forte nell'uno contro uno".
Bravissimo Morata...
"Non è per il gol: ma è come lavora per la squadra, come crea dubbi nelle squadre avversarie, che è importante".
Quando le è venuta questa idea?
"A Monza non ho fatto giocare Royal, Musah, Tomori, Leao, perché avevo già studiato il Real Madrid e avevo questa partita in mente".
Le è piaciuto il centrocampo?
"Fofana, Reijnders e Pulisic e Morata sono stati decisivi per come hanno controllato la partita con la palla e senza palla. Mi piace il coraggio che hanno messo i mediani".
TMW - Le migliori prestazioni contro Inter e Real Madrid: è un bene partire sfavoriti?
"No, sono le caratteristiche delle partite. Siamo in crescita in tante cose. Questa partita è stata più aperta, in cui potevamo giocare in modo diverso. Ci sono tante partita in Italia contro squadre che si chiudono bene. Non è la stessa cosa giocare contro Monza o Cagliari, che marcano uomo a uomo a tutto campo, o contro squadre che giocano come il Real Madrid. È più difficile giocare contro le squadre italiane per noi".
Termina qui la conferenza.
Segui in diretta le dichiarazioni di Fonseca con il live testuale su TMW.
È questo il suo Milan?
"Devo essere onesto: queste partite sono totalmente diverse da quelle che abbiamo in Serie A. È il Milan che io voglio, ma non possiamo essere sempre la stessa squadra in Serie A. Solo chi è in Italia lo capisce: qui non c'è squadra uomo a uomo a tutto campo e per questo io devo avere attenzione quando si fanno questi paragoni. In Europa possiamo essere questo tipo di squadra, ma spesso in Italia non c'è possibilità di fare questo tipo di partite".
Perché ha scelto Musah?
"Abbiamo cercato di fermare Vinicius che è molto forte nell'uno contro uno".
Bravissimo Morata...
"Non è per il gol: ma è come lavora per la squadra, come crea dubbi nelle squadre avversarie, che è importante".
Quando le è venuta questa idea?
"A Monza non ho fatto giocare Royal, Musah, Tomori, Leao, perché avevo già studiato il Real Madrid e avevo questa partita in mente".
Le è piaciuto il centrocampo?
"Fofana, Reijnders e Pulisic e Morata sono stati decisivi per come hanno controllato la partita con la palla e senza palla. Mi piace il coraggio che hanno messo i mediani".
TMW - Le migliori prestazioni contro Inter e Real Madrid: è un bene partire sfavoriti?
"No, sono le caratteristiche delle partite. Siamo in crescita in tante cose. Questa partita è stata più aperta, in cui potevamo giocare in modo diverso. Ci sono tante partita in Italia contro squadre che si chiudono bene. Non è la stessa cosa giocare contro Monza o Cagliari, che marcano uomo a uomo a tutto campo, o contro squadre che giocano come il Real Madrid. È più difficile giocare contro le squadre italiane per noi".
Termina qui la conferenza.
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