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La denuncia di Papin: "Vivo sotto scorta da tre settimane, vogliono che lasci Marsiglia"
Jean-Pierre Papin non sta vivendo il migliore dei momenti all'Olympique di Marsiglia, almeno sentendo quanto dice lui stesso. Intervistato da La Provence, l'attuale allenatore delle giovanili dell'OM (che era rientrato inizialmente in società con un incarico di consigliere e ambasciatore e poi ha cambiato ulteriormente in estate) ha denunciato una situazione scomoda ai suoi danni. Il problema non riguarda il tecnico della prima squadra, Roberto De Zerbi, bensì il rapporto con Ali Zarrak, responsabile della squadra riserve.
Ha lamentato Papin: "Sono io l’allenatore e non posso permettere che questa persona decida chi siano i miei cinque sostituti. Quando giocatori della prima squadra sono scesi da noi per esigenze di gioco, ho sempre rispettato le direttive, ma tutto sembra dipendere da lui. Non ho bisogno di intermediari per comunicare con De Zerbi o il presidente Longoria, ma il problema con questa persona persiste".
E ancora: "Da tre settimane, davanti a casa mia ci sono tre auto di agenti di sicurezza privata. È una situazione insopportabile. Un giorno sono stato avvicinato da due uomini in moto che mi hanno intimato di lasciare Marsiglia. Non so se questo sia collegato alla situazione nel club; non mi permetto di pensarlo o dirlo, ma non accetto che si affermi che non rispetto le direttive della società, mentre sto vivendo qualcosa di simile. Così non si può andare avanti: o resto io, o se ne va la persona in questione".
Ha lamentato Papin: "Sono io l’allenatore e non posso permettere che questa persona decida chi siano i miei cinque sostituti. Quando giocatori della prima squadra sono scesi da noi per esigenze di gioco, ho sempre rispettato le direttive, ma tutto sembra dipendere da lui. Non ho bisogno di intermediari per comunicare con De Zerbi o il presidente Longoria, ma il problema con questa persona persiste".
E ancora: "Da tre settimane, davanti a casa mia ci sono tre auto di agenti di sicurezza privata. È una situazione insopportabile. Un giorno sono stato avvicinato da due uomini in moto che mi hanno intimato di lasciare Marsiglia. Non so se questo sia collegato alla situazione nel club; non mi permetto di pensarlo o dirlo, ma non accetto che si affermi che non rispetto le direttive della società, mentre sto vivendo qualcosa di simile. Così non si può andare avanti: o resto io, o se ne va la persona in questione".
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