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De Zerbi a Marsiglia per la consacrazione definitiva: il club "italiano" è pronto ad aiutarlo
Sembrava destinato a ben altri palcoscenici, alla fine ha scelto una piazza calda e complicata. Roberto De Zerbi, però, ha già convinto tutti a Marsiglia; arrivato in estate per sostituire Jean-Louis Gasset, il tecnico italiano è partito con il piede giusto ed è terzo in Ligue 1 nonostante i passi falsi commessi nelle ultime due giornate, contro Strasburgo e Angers. A convincere è la sua capacità di gestire il gruppo e di esaltare le caratteristiche dei giocatori, oltre allo spettacolo offerto dalla sua squadra, che ha il secondo miglior attacco del campionato, dietro solo a quello della corazzata Paris Saint-Germain.
A favorire l'inserimento dell'ex allenatore di Sassuolo, Brighton e Shakhtar Donetsk ci ha pensato una società molto "italiana": dal presidente Pablo Longoria al consigliere di mercato Mehdi Benatia, fino alla presenza sempre più costante di Fabrizio Ravanelli, De Zerbi si è sentito subito a casa e "coccolato". Il mercato ha portato tanti nuovi volti (Rabiot l'ultimo) e 13 cessioni, ma soprattutto una sensazione di stabilità e sinergia che dalle parti del Velodrome non si percepiva da molti anni. Con questi presupposti, considerando anche l'assenza di impegni europei, si può davvero sognare in grande e pensare alla qualificazione in Champions League, il grande obiettivo stagionale.
L'esperienza in terra transalpina potrebbe consacrare definitivamente RDZ: da grande "incompiuto" ad artefice dell'attesa rinascita di un club storico, la sfida che lo attende non sarà facile ma è sicuramente stimolante, più di tutte quelle che ha affrontato finora. Se riuscirà nell'impresa, nessuno potrà più avere dubbi e le porte delle big si spalancheranno.
A favorire l'inserimento dell'ex allenatore di Sassuolo, Brighton e Shakhtar Donetsk ci ha pensato una società molto "italiana": dal presidente Pablo Longoria al consigliere di mercato Mehdi Benatia, fino alla presenza sempre più costante di Fabrizio Ravanelli, De Zerbi si è sentito subito a casa e "coccolato". Il mercato ha portato tanti nuovi volti (Rabiot l'ultimo) e 13 cessioni, ma soprattutto una sensazione di stabilità e sinergia che dalle parti del Velodrome non si percepiva da molti anni. Con questi presupposti, considerando anche l'assenza di impegni europei, si può davvero sognare in grande e pensare alla qualificazione in Champions League, il grande obiettivo stagionale.
L'esperienza in terra transalpina potrebbe consacrare definitivamente RDZ: da grande "incompiuto" ad artefice dell'attesa rinascita di un club storico, la sfida che lo attende non sarà facile ma è sicuramente stimolante, più di tutte quelle che ha affrontato finora. Se riuscirà nell'impresa, nessuno potrà più avere dubbi e le porte delle big si spalancheranno.
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