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Italia, Calafiori: "Ecco le due differenze principali tra Serie A e Premier League"
Ci sono affinità tra il gioco di Arteta e di Spalletti? E' una delle domande poste in conferenza stampa a Riccardo Calafiori, difensore della Nazionale e dell'Arsenal che alla vigilia della sfida Italia-Belgio che andrà in scena domani sera allo stadio Olimpico ha risposto così: "Domanda complicata. Sicuramente la costante con il mister e con Arteta è la ricerca del dominio tramite il gioco. Queste sono le cose che li accomunano, sono d'accordo con entrambi, è sempre meglio affrontare gli avversari in questo modo senza subire troppo".
Qual è la differenza fondamentale tra la Premier e la Serie A?
"È difficile dire una cosa soltanto... Ne dico due. La primaè senza dubbio l'intensità in allenamento e in partita, è molto diversa da quella che si vede in Italia. Poi le partite sono tutte combattute, sia contro le piccole che contro le grandi, nessuno pensa a difendersi e la gara è più divertente da seguire".
Cosa rappresenta per te Bologna? Cosa ti sta dando la Premier?
"È stato il primo anno in cui mi sono sentito importante per una squadra e una città, ho bellissimi ricordi e un bellissimo rapporto con tutti. La Premier è un campionato molto diverso rispetto alla Serie A, è sempre un bene imparare a giocare con ritmi e qualità diverse, penso di poter dare una mano alla nazionale".
Qual è la differenza fondamentale tra la Premier e la Serie A?
"È difficile dire una cosa soltanto... Ne dico due. La primaè senza dubbio l'intensità in allenamento e in partita, è molto diversa da quella che si vede in Italia. Poi le partite sono tutte combattute, sia contro le piccole che contro le grandi, nessuno pensa a difendersi e la gara è più divertente da seguire".
Cosa rappresenta per te Bologna? Cosa ti sta dando la Premier?
"È stato il primo anno in cui mi sono sentito importante per una squadra e una città, ho bellissimi ricordi e un bellissimo rapporto con tutti. La Premier è un campionato molto diverso rispetto alla Serie A, è sempre un bene imparare a giocare con ritmi e qualità diverse, penso di poter dare una mano alla nazionale".
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