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Milan, Gabbia fuori non è scelta tecnica o disciplinare: lieve fastidio muscolare
Se le esclusioni di Rafael Leao e Theo Hernandez si legano alla gestione dello spogliatoio, quella di Matteo Gabbia nasce da un piccolo infortunio. Nel Milan, che oggi alle 18 ospiterà l'Udinese, la coppia centrale sarà formata da Thiaw e Tomori, ma non per questioni tecniche o disciplinari: il difensore italiano, in grande spolvero e prossimo al rinnovo, è infatti vittima di un lieve infortunio muscolare, secondo quanto raccolto da TMW.
Al suo posto, dentro Thiaw al fianco di Tomori e non Strahinja Pavlovic. Il difensore serbo, arrivato in rossonero nel mercato estivo e partito molto bene, è infatti al momento indietro nelle gerarchie di Paulo Fonseca, solo per questioni legate a una scelta tecnica.
Le parole di Fonseca. Nella conferenza stampa di ieri, il tecnico lusitano ha spiegato le scelte, legate anche a quanto accaduto a Firenze con i due rigori "scippati" a Pulisic: "La mia leadership non è da farla vedere fuori, io non sono un attore. Se abbiamo qualche problema, non me ne frega un cazzo del nome del giocatore. Io ci parlo. Frontalmente, direttamente, con la squadra o con i giocatori. Per me nessun calciatore è più importante della squadra. E chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità. Se qualcuno non segue questo spirito di squadra, per me è difficile".
Al suo posto, dentro Thiaw al fianco di Tomori e non Strahinja Pavlovic. Il difensore serbo, arrivato in rossonero nel mercato estivo e partito molto bene, è infatti al momento indietro nelle gerarchie di Paulo Fonseca, solo per questioni legate a una scelta tecnica.
Le parole di Fonseca. Nella conferenza stampa di ieri, il tecnico lusitano ha spiegato le scelte, legate anche a quanto accaduto a Firenze con i due rigori "scippati" a Pulisic: "La mia leadership non è da farla vedere fuori, io non sono un attore. Se abbiamo qualche problema, non me ne frega un cazzo del nome del giocatore. Io ci parlo. Frontalmente, direttamente, con la squadra o con i giocatori. Per me nessun calciatore è più importante della squadra. E chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità. Se qualcuno non segue questo spirito di squadra, per me è difficile".
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