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Sconfitta e contestazione. Il Liverpool rimanda Fonseca all'inferno, a San Siro finisce 1-3
Una sfida dal sapore antico, sicuramente agrodolce. La prima notte della Champions League 2024/25 è nera per il Milan, sconfitto per 3-1 in casa dal Liverpool. Succede quasi tutto nel primo tempo: Pulisic sblocca subito il match, il duo Konate-van Dijk cambia l'inerzia, Szoboszlai chiude i conti nella ripresa.
Un'illusione, il gol di Pulisic. L'americano sfrutta un clamoroso buco difensivo del Liverpool dopo appena 3' e batte Alisson con un preciso diagonale. Il Milan però si spegne praticamente subito e gli ospiti approfittano delle condizioni non ottimali di Maignan: due calci piazzati, la difesa a zona di Fonseca va in bambola e i due centrali - Konate prima, van Dijk poi - puniscono e ribaltano il risultato. In mezzo solo Reds, con occasioni per Salah (due legni colpiti) e Jota, mentre i rossoneri non riescono a uscire dalla pressione e ad innescare le loro armi migliori.
Theo Hernandez e Leao sono ben marcati, l'unico a muoversi è Rejnders ma mancano lucidità e idee. Di fronte, si sa, c'è una signora squadra, composta da giocatori di altissimo livello e abituati a certi palcoscenici. San Siro prova a scuotere i propri beniamini, che però fanno molta fatica ed escono ridimensionati da questa sfida. Ai problemi che riaffiorano dopo il poker rifilato al Venezia se ne aggiunge un altro: a inizio ripresa si fa male Maignan in uno scontro fortuito con Tomori. Entra Torriani, che fa il suo esordio ufficiale in prima squada e subisce subito il primo gol, segnato in contropiede da Szoboszlai. Fonseca fa entrare Abraham nel tentativo di dare la scossa e l'ex Roma effettivamente è l'unico a mandare segnali confortanti in mezzo a una squadra totalmente in balia degli avversari, quasi sfiduciata. Finisce 1-3, tra i fischi dei tifosi del Diavolo, già preoccupati per il derby di domenica: l'invito a tirare fuori gli attributi è chiarissimo, la contestazione ha inizio.
Rileggi la diretta testuale di Milan-Liverpool su TMW
Un'illusione, il gol di Pulisic. L'americano sfrutta un clamoroso buco difensivo del Liverpool dopo appena 3' e batte Alisson con un preciso diagonale. Il Milan però si spegne praticamente subito e gli ospiti approfittano delle condizioni non ottimali di Maignan: due calci piazzati, la difesa a zona di Fonseca va in bambola e i due centrali - Konate prima, van Dijk poi - puniscono e ribaltano il risultato. In mezzo solo Reds, con occasioni per Salah (due legni colpiti) e Jota, mentre i rossoneri non riescono a uscire dalla pressione e ad innescare le loro armi migliori.
Theo Hernandez e Leao sono ben marcati, l'unico a muoversi è Rejnders ma mancano lucidità e idee. Di fronte, si sa, c'è una signora squadra, composta da giocatori di altissimo livello e abituati a certi palcoscenici. San Siro prova a scuotere i propri beniamini, che però fanno molta fatica ed escono ridimensionati da questa sfida. Ai problemi che riaffiorano dopo il poker rifilato al Venezia se ne aggiunge un altro: a inizio ripresa si fa male Maignan in uno scontro fortuito con Tomori. Entra Torriani, che fa il suo esordio ufficiale in prima squada e subisce subito il primo gol, segnato in contropiede da Szoboszlai. Fonseca fa entrare Abraham nel tentativo di dare la scossa e l'ex Roma effettivamente è l'unico a mandare segnali confortanti in mezzo a una squadra totalmente in balia degli avversari, quasi sfiduciata. Finisce 1-3, tra i fischi dei tifosi del Diavolo, già preoccupati per il derby di domenica: l'invito a tirare fuori gli attributi è chiarissimo, la contestazione ha inizio.
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