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Milan, Morata: "Liverpool fortissimo, ma per fare risultato dovrà dare tutto fisicamente"
"Il Liverpool è una squadra fortissima, senza alcun dubbio. Ma noi dobbiamo capire che là è casa nostra e che se vogliono portare via una vittoria, o un pareggio, c'è bisogno che anche loro facciano una grande partita e soprattutto che diano tutto fisicamente perché noi è quello che dobbiamo fare". Parla così ai microfoni di MilanTv Alvaro Morata, attaccante rossonero: "Possiamo sbagliare i passaggi, possiamo sbagliare un gol, ma quello che non possiamo fare è tornare a casa dopo senza aver dato tutto".
Come sta fisicamente? Qual è il suo obiettivo per domani?
"Noi possiamo lavorare, allenarci, ma non sono mai le stesse sensazioni della partita. Io presserò sempre quando sarò in campo e cercherò di dare più fastidio possibile agli avversari come faccio sempre quando gioco. C'è gente che lo apprezza, altra gente no. Ovviamente voglio anche segnare, ma è così alla fine. Penso che nel calcio di oggi è molto importante anche che l'attaccante o i trequartisti siano i primi difensori".
La Champions League è una competizione che conosce bene. Cosa serve in quelle notti?
"Ho vissuto eliminazioni non meritate. Ho passato diverse volte i turni quando non lo meritavo anche, quindi alla fine ogni minimo dettaglio conta, nel bene o nel male. Siamo in una competizione dove tutti possono vivere un momento, puoi chiamarla fortuna o no, ma penso che è difficile trovare una squadra che ha vinto questa competizione senza un po' di fortuna, un gol o un salvataggio, un rigore, un cartellino rosso in un momento particolare, che ti fa entrare nella storia o che ti fa essere a centimetri dal successo. Questo è quello che posso spiegare ai miei compagni, anche perché quando sei giovane pensi che avrai l'opportunità di giocarla ogni anno quando invece non si sa mai. Giocare la Champions League è già un grande onore, con la maglia del Milan è fantastico, poi se ci credi che puoi arrivare fino in fondo lo sarà ancora di più".
Milan-Liverpool che sensazioni le dà?
"Sono due delle migliori squadre del mondo. Tante, troppe Champions insieme, alla fine sarà un'emozione bellissima mettere la maglia del Milan con lo stemma della Champions per la prima volta. Non vedo di scendere in campo, di lottare e vincere".
Come sta fisicamente? Qual è il suo obiettivo per domani?
"Noi possiamo lavorare, allenarci, ma non sono mai le stesse sensazioni della partita. Io presserò sempre quando sarò in campo e cercherò di dare più fastidio possibile agli avversari come faccio sempre quando gioco. C'è gente che lo apprezza, altra gente no. Ovviamente voglio anche segnare, ma è così alla fine. Penso che nel calcio di oggi è molto importante anche che l'attaccante o i trequartisti siano i primi difensori".
La Champions League è una competizione che conosce bene. Cosa serve in quelle notti?
"Ho vissuto eliminazioni non meritate. Ho passato diverse volte i turni quando non lo meritavo anche, quindi alla fine ogni minimo dettaglio conta, nel bene o nel male. Siamo in una competizione dove tutti possono vivere un momento, puoi chiamarla fortuna o no, ma penso che è difficile trovare una squadra che ha vinto questa competizione senza un po' di fortuna, un gol o un salvataggio, un rigore, un cartellino rosso in un momento particolare, che ti fa entrare nella storia o che ti fa essere a centimetri dal successo. Questo è quello che posso spiegare ai miei compagni, anche perché quando sei giovane pensi che avrai l'opportunità di giocarla ogni anno quando invece non si sa mai. Giocare la Champions League è già un grande onore, con la maglia del Milan è fantastico, poi se ci credi che puoi arrivare fino in fondo lo sarà ancora di più".
Milan-Liverpool che sensazioni le dà?
"Sono due delle migliori squadre del mondo. Tante, troppe Champions insieme, alla fine sarà un'emozione bellissima mettere la maglia del Milan con lo stemma della Champions per la prima volta. Non vedo di scendere in campo, di lottare e vincere".
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