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12 settembre 2023, l'Italia si salva dal rischio eliminazione. Batte l'Ucraina con Frattesi
La prima era andata maluccio. Perché l'Italia di Spalletti aveva pareggiato 1-1 contro la Macedonia del Nord, una sorta di spauracchio dopo l'eliminazione di Palermo dell'anno precedente. Un pareggio che costringeva a vincere contro l'Ucraina, tre giorni dopo, il 12 settembre del 2023. San Siro non ha mai perso, ma ha vissuto l'incredibile addio al Mondiale 2018, con lo 0-0 contro la Svezia che ufficializzava l'eliminazione dopo l'1-0 dell'andata di Solna.
Vincere, solo vincere. Altrimenti sarebbe stato molto complicato al ritorno. L'Italia ce la fa con una doppietta di Davide Frattesi, in particolare con un primo tempo che sembra davvero scintillante. Al trentesimo il risultato è 2-0 e sembra che non ci siano ulteriori problemi per portarla a casa, peraltro grazie a un'ottima differenza reti nello scontro diretto che sarebbe un vantaggio straordinario per l'eventuale ritorno - che si giocherà in Germania due mesi più tardi - ma un erroraccio in fase difensiva permette a Yarmolenko di insaccare da due passi, a porta vuota, a tre minuti dalla fine del primo tempo.
Nella ripresa aleggia qualche fantasma, subentra il braccino, anche se è più semplice che l'Italia segni il terzo che non l'Ucraina che riesca a pareggiare. Finirà 2-1, con un lunghissimo sospiro di sollievo per Spalletti che può almeno fare un passo falso - lo farà in Inghilterra, a Wembley, perdendo per 3-1 - e giocarsi tutto alla BayArena di Leverkusen.
Vincere, solo vincere. Altrimenti sarebbe stato molto complicato al ritorno. L'Italia ce la fa con una doppietta di Davide Frattesi, in particolare con un primo tempo che sembra davvero scintillante. Al trentesimo il risultato è 2-0 e sembra che non ci siano ulteriori problemi per portarla a casa, peraltro grazie a un'ottima differenza reti nello scontro diretto che sarebbe un vantaggio straordinario per l'eventuale ritorno - che si giocherà in Germania due mesi più tardi - ma un erroraccio in fase difensiva permette a Yarmolenko di insaccare da due passi, a porta vuota, a tre minuti dalla fine del primo tempo.
Nella ripresa aleggia qualche fantasma, subentra il braccino, anche se è più semplice che l'Italia segni il terzo che non l'Ucraina che riesca a pareggiare. Finirà 2-1, con un lunghissimo sospiro di sollievo per Spalletti che può almeno fare un passo falso - lo farà in Inghilterra, a Wembley, perdendo per 3-1 - e giocarsi tutto alla BayArena di Leverkusen.
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