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Montella: "I quarti miglior gioia della carriera? Non dimentico la Supercoppa col Milan"
In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il ct della Turchia Vincenzo Montella è tornato sulla conquista dei quarti di finale di Euro 2024 battendo l'Austria e anche sul suo passato rossonero.
Lei è l’ultimo rappresentante del calcio italiano all’Europeo. È una rivincita visto che da qualche anno nessuno sembra darle fiducia in Serie A?
"No, assolutamente. Innanzitutto mi dispiace che l’Italia sia uscita, avrei preferito che andasse fino in fondo. Che io sia l’ultimo rimasto è solo un dato statistico. Non mi sento in concorrenza con gli altri tecnici italiani, anzi tifo sempre per i miei colleghi che lavorano all’estero. Anche perché se ottengono buoni risultati è una pubblicità positiva per tutta la nostra scuola di allenatori. Io non cerco rivincite, ho fatto il mio percorso, ho vissuto l’emozione della Champions con la Roma, ho vinto a Old Trafford con il Siviglia, ho visto la soddisfazione dei tifosi della Fiorentina per il modo in cui giocavamo, ho vinto un trofeo con il Milan. Adesso sono felice in Turchia: ho scelto questa sfida per mettermi alla prova, ma senza nessun intento di rivalsa".
Vincenzo, quella di Lipsia è stata la notte più bella della sua carriera?
"La gioia della Supercoppa vinta con il Milan non l’ho mica dimenticata: un trofeo resta per sempre. Però questo risultato è di un altro livello e di un’altra dimensione, perché guidando la nazionale rappresenti un Paese intero. Quindi sì, è stata la notte più bella".
Lei è l’ultimo rappresentante del calcio italiano all’Europeo. È una rivincita visto che da qualche anno nessuno sembra darle fiducia in Serie A?
"No, assolutamente. Innanzitutto mi dispiace che l’Italia sia uscita, avrei preferito che andasse fino in fondo. Che io sia l’ultimo rimasto è solo un dato statistico. Non mi sento in concorrenza con gli altri tecnici italiani, anzi tifo sempre per i miei colleghi che lavorano all’estero. Anche perché se ottengono buoni risultati è una pubblicità positiva per tutta la nostra scuola di allenatori. Io non cerco rivincite, ho fatto il mio percorso, ho vissuto l’emozione della Champions con la Roma, ho vinto a Old Trafford con il Siviglia, ho visto la soddisfazione dei tifosi della Fiorentina per il modo in cui giocavamo, ho vinto un trofeo con il Milan. Adesso sono felice in Turchia: ho scelto questa sfida per mettermi alla prova, ma senza nessun intento di rivalsa".
Vincenzo, quella di Lipsia è stata la notte più bella della sua carriera?
"La gioia della Supercoppa vinta con il Milan non l’ho mica dimenticata: un trofeo resta per sempre. Però questo risultato è di un altro livello e di un’altra dimensione, perché guidando la nazionale rappresenti un Paese intero. Quindi sì, è stata la notte più bella".
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