
Furlani è alla ricerca di un ds tradizionale: l'identikit coincide con quello di Tare
Il Milan è ancora alla ricerca di un nuovo direttore sportivo dopo che la pista Fabio Paratici è incredibilmente tramontata. Il casting continua, ma l'impressione è che il cerchio possa presto stringersi. Secondo Il Corriere dello Sport, Igli Tare si sta a grandi passi avvicinando ad assumere un ruolo tra gli uffici di via Aldo Rossi e il centro sportivo di Milanello, non uno qualunque, sia chiaro, ma determinante, centrale e carico di responsabilità.
A breve l'incontro che spalancherà le porte al sì definitivo
In questi giorni già c'è stata una chiamata preliminare, ma di ritorno dall'America l'amministratore delegato Giorgio Furlani incontrerà Igli Tare. Non un incontro risolutorio, ma uno di quelli che spalancheranno le porte al sì definitivo del dirigente albanese. I primi contatti tra il Milan e Igli Tare ci sono stati lo scorso febbraio, quando Cardinale e Ibrahimovic, suo principale promotore, lo incontrarono in grande segreto a Londra.
La strada intrapresa sembrava essere questa, ma la possibilità di ingaggiare Fabio Paratici aveva però stravolto le carte in tavola. La squalifica che grava sull'ex Juventus e Tottenham è a sua volta risultata essere un fattore fondamentale nelle trattative, con il Milan che oggi è sempre più intenzionato a virare proprio su Tare, non solo perché ha lo status di dirigente tradizionale che il Diavolo starebbe ricercando, ma anche e soprattutto perché è libero, cosa che invece altri candidati come Sartori e D'Amico, ad esempio, non sono.
Il Milan non vuole farsi trovare (ancora) impreparato
Il casting per il direttore sportivo non dovrebbe prolungarsi oltre aprile: l'incontro a strettissimo giro di posta con Tare va proprio in questa direzione sccrive questa mattina Il Corriere dello Sport. Il nuovo dirigente rossonero dovrà avere il tempo di selezionare, incontrare e scegliere il nuovo allenatore oltre che risolvere la questione rinnovi e il futuro di alcuni giocatori, Theo Hernandez su tutti, anche perché la nuova stagione è alle porte e il Milan deve far di tutto per non arrivare nuovamente impreparato.







