
LIVE MN - Conceiçao: "Domani dobbiamo entrare forti in partita e vincere. Leao? Sono io a decidere, mi pagano per questo"
Amici ed amiche di MilanNews.it, a breve Sergio Conceiçao interverrà in conferenza stampa per presentare il derby in programma domani sera contro l'Inter, sfida valida per l'andata della semifinale di Coppa Italia Frecciarossa.
13.22 - Comincia la conferenza stampa di Sergio Conceiçao alla vigilia di Milan-Inter
È un derby d'andata, quanto può incidere sul risultato complessivo della qualificazione? Come lo vive?
"Sono state partite importanti per noi perché hanno deciso un titolo. Il derby è sempre una partita importante, per il contesto, per tutti. I momenti sono diversi. Adesso cè qualche giocatore anche diverso in campo e vediamo di fare una buona partita. L'Inter è una squadra fortissima, dal lavoro solido, ma noi vogliamo entrare forte in partita e raggiungere quello che vogliamo, che è vincere".
Come stanno Leao e Thiaw. Può una notte del genere esaltare Leao?
"Il gruppo sta bene, Loftus-Cheek tornerà oggi a Milano. Sono tutti disponibili. Abbiamo ancora un allenamento domani. Oggi abbiamo fatto un lavoro differenziato per chi ha giocato di più a Napoli, poi lavoro tattico un po' oggi e domani, senza intensità. Poi sta a me scegliere. Dopo la partita sono molto più bravo, perché so cosa fare. Domani presentiamo un undici titolare forte e chi è in panchina entra bene. Se potessi giocare con 26 titolari, lo farei, ma non è possibile".
Questo derby è un'ultima spiaggia per l'Europa?
"Abbiamo la consapevolezza che sia importante per l'Europa. Ma non pensiamo alle altre partite. Sappiamo che è la strada più corta per l'Europa".
Hai parlato in questi giorni con Santiago Gimenez?
"Oggi ha segnato tanto in allenamento. Ci sono delle eccezioni, ma arrivare qui in Italia e incidere subito... Ci vuole un po' di adattamento, è assolutamente normale. Noi vogliamo subito Santiago Gimenez che arriva e fa quattro cinque gol, poi c'è stato un calo ed è normale. L'aiuto più grande che gli posso dare - e a me in Italia le prime partite mi davano della pippa, poi ho segnato in finale - è lasciarlo tranquillo nel suo spazio".
È più paradossale i 20 punti di distacco dall'Inter o il fatto che l'Inter non abbia mai vinto contro il Milan in stagione?
"Sono tutte partite diverse. Il campionato è andato come voi conoscete. L'Inter sta facendo bene, anche il Milan ha vinto il campionato pochi anni fa. Penso che una cosa è che il derby, queste grande sfide, sono sempre diverse. La cosa più importante è focalizzarsi sulla partita di domani".
Su Joao Felix
"La stessa cosa che ho detto di Santi. Non è facile. Ma è normale questa cosa tra i giocatori (riferendosi al colloquio avuto all'intervallo di Napoli con Walker, ndr). A me piacciono quelli che parlano perché la comunicazione è molto importante. La personalità, la comunicazione".
Quanto la possibile vittoria della Coppa Italia ti renderebbe soddisfatto del percorso al Milan?
"Non lo so. Soddisfatto sicuramente per un trofeo, ma prima va vinto con l'Inter e poi la finale. Questa è futurologia, mi piace vincere giorno per giorno. Ora non sono la persona più felice del mondo per tutto quello che ho vissuto in questi mesi. In pochi momenti sono felice, in molti più deluso. Bisogna migliorare. Ma non è facile per nessuno".
Come mai non è ancora riuscito a dare equilibrio a questo Milan?
"L'Equilibrio è di tutta la squadra, non solo della linea difensiva. Io sono un allenatore a cui piace avere la squadra compatta. Ma avere la squadra corta quando avanti non siamo "pesanti" a pressare, non abbiamo un comportamento collettivo con quello che pensiamo, è più difficile e siamo più vulnerabili".
Lei è un allenatore da campionati o da coppe?
"Gli allenatori o vincono o non vincono. Certo, c'è anche il peso del titolo, ma non esistono queste distinzioni, sicuramente".
Cosa non ha visto in Rafa in questi mesi?
"Non è che io ho conosciuto Rafa in Supercoppa. Io conosco tanti giocatori, non è che lo conosco solo per la Supercoppa, perché lo conoscevo già dal Portogallo. Dopo c'è tutta un'evoluzione che lui deve avere. Se lui gioca è intermittente, se dopo lui entra e fa la differenza doveva giocare dall'inizio. Anche io sono perplesso a gente che di calcio parla come parla. Lo devo dire. Di Rafa continuo con la stessa opinione: a livello di qualità è uno dei migliori al mondo. Dopo bisogna metterlo fuori ed avere la continuità per arrivare a fine stagione con 25 gol e tanti assist. Se trova questa continuità sarà uno dei migliori al mondo. Deve trovare questa continuità. Non mi chiedete perché non gioca o non gioca. Sono scelte che noi facciamo perché noi vediamo qua tutti i giorni, ed è così, e noi sappiamo delle cose, gestione fisica, come è arrivato, come non è arrivato. Sono io a decidere, mi pagano per questo".
Sui momenti meno felici al Milan
"Non c'entro niente con queste guerre. Io parlo di allenatore. Io sono focalizzato a vincere titoli. Ne ho vinti alcuni, 13, allora è quello. Io sono in questa situazione, al nono posto, quando in Portogallo con squadre che lottavo per non retrocedere ero più sopra. Io sono un allenatore che ogni partita lotta per vincere ed arrivare a traguardi importanti, non per il nono posto".
Questa partita in una stagione così deludente, può segnare la differenza?
"Noi possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno e vuoto. Se dobbiamo parlare vedete da quanti anni il Milan non vince due titoli. Certo, a livello di classifica è critica, in questo momento non è da Milan. La partita di domani è importante perché ci permette di avvicinarci ad una finale, ad un titolo".
13.43 Finisce qui la conferenza stampa.







