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Galeone sul Milan: "Mandano via gente come Maldini e Massara e mettono Ibrahimovic. Che società è diventata quella rossonera?"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 26 marzo 2025, 10:30News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Galeone sul Milan: "Mandano via gente come Maldini e Massara e mettono Ibrahimovic. Che società è diventata quella rossonera?"

Intervistato questa mattina dai taccuini del Corriere della Sera, l'ex allenatore Giovanni Galeone ha non solo parlato di Serie A ma anche del suo "figlioccio" Massimiliano Allegri, il cui nome è stato accostato con insistenza alla panchina del Milan nel corso delle ultime settimane. Di seguito alcuni degli estratti più interessanti:

"A Vienna il Milan vince la seconda Champions, è il 1990. Invitato da Arrigo Sacchi vado a vedere i rossoneri che vincono e poi nell’hotel della festa conosco Berlusconi. Fino alle 5 del mattino a parlare di calcio. E mi fa: bene Galeone, mi chiami che dobbiamo proseguire questa chiacchierata.  Mai alzato il telefono: speravo lo facesse lui. E così quel che poteva essere, non è stato. Ma la vita è andata avanti ed è stata anche una bella vita. Io di calcio parlavo con Gigi Riva, Fabio Capello. E Pier Paolo Pasolini che veniva a Grado l’estate a fare le sabbiature. Cose che ti restano dentro. C’era educazione, rispetto, cultura. Oggi ci sono analfabeti che pretendono la cattedra universitaria. E nel calcio è lo stesso. Vallo a spiegare a quelli del Milan: mandano via gente come Maldini e Massara — tra i più bravi in circolazione — e mettono Ibrahimovic. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? E di esempi ce ne sono mille". 

Chiarissimo. Ma chi vince lo scudetto?
"Boh. Inter, certo. Il Napoli può lottare fino alla fine. Se ha fortuna anche l’Atalanta, ma è difficile. Poi stop, dietro male, male".

In che senso?
"La Juve? Dico solo questo: dà un milione netto al mese a Vlahovic, forse l’unico giocatore slavo — e io me ne intendo, li adoro da 80 anni — che non sa stoppare una palla: non ci riesce proprio. Chissà ora vediamo con l’arrivo di Tudor. Del Milan ho già detto. La Roma? Dopo mesi hanno capito che serviva Ranieri. Adesso non devono sbagliare il prossimo allenatore". 

Andrebbe bene il suo figlioccio Max Allegri?
"Molto. E glielo auguro. Anche se sono stato arrabbiato con lui. Per un po’ mi ha chiamato e non mi andava di rispondere. Era diventato troppo pigro. Deve allenare, è bravissimo. Chissà, magari esagero. Magari non dipende solo da lui. Non arriva la chiamata giusta. Fossi stato il Milan, di corsa. Ma poi ci siamo sentiti e mi ha detto che non ci va. Ecco: alla Roma lo vedrei benissimo. Poi va a sapere. Io ‘sto calcio non lo capisco più".