Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Primo Piano
Chi è Fabio Paratici, il ds in pole position per il Milan: CR7 l'ha consacrato, Pirlo e Pogba i capolavoriTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 20:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

Chi è Fabio Paratici, il ds in pole position per il Milan: CR7 l'ha consacrato, Pirlo e Pogba i capolavori

Settimane importanti per la scelta del direttore sportivo del Milan e prende sempre più quota l'idea Fabio Paratici, con Igli Tare che resta sempre in scia e non è da scartare nemmeno il nuovo che avanza, rappresentato da Tony D'Amico.

Chi è Fabio Paratici
Nato a Borgonovo Val Tidone il 13 luglio 1972, è stato calciatore professionista calcando i campi di C1 e C2. Cresciuto nel Piacenza, le esperienze più significative sono con la maglia del Fiorenzuola, del Novara e del Palermo. Ha appeso gli scarpini al chiodo a nemmeno 32 anni, gli ultimi due spesi a Brindisi. Inizia la carriera dirigenziale diventando il capo degli osservatori della Sampdoria. Sei anni in blucerchiato, dove il suo peso cresce e al fianco di Beppe Marotta, allora direttore generale del club, porta i blucerchiati alla qualificazione alla Champions League. Dal 2010 segue Marotta alla Juventus e apre un ciclo incredibile con la vittoria di 9 scudetti consecutivi. In bianconero resta 11 anni vincendo 19 titoli, fino a quando il 26 maggio 2021 la Juventus ne comunica ufficialmente la separazione. A luglio dello stesso anno diventa il managing director del Tottenham.

La squalifica
Il 20 gennaio 2023 viene inibito dalla Corte Federale d'Appello ella FIGC per 30 mesi, a seguito del processo sulle plusvalenze che ha coinvolto la Juventus e che ha visto i bianconeri poi penalizzati di 15 punti. La richiesta della FIGC di estendere l'inibizione anche fuori dai confini è stata inizialmente accolta, salvo poi venire annullata ad aprile a seguito dell'appello di Paratici. Il dirigente si era nel frattempo dimesso dal suo incarico al Tottenham. La vittoria in appello gli consente di lavorare nel mondo del calcio, sia pur con mansioni ridotte e sempre squalificato. Di fatto oggi non ricopre cariche ufficiali agli Spurs anche se è frequente vederlo ancora sugli spalti del "Tottenham Hotspur Stadium".

Le migliori operazioni
Il suo nome è legato in particolar modo all'acquisto di Cristiano Ronaldo nel 2018. Manovra di mercato che lo ha consacrato e che è stato il crocevia della sua carriera, portando alla rottura con Beppe Marotta. Tuttavia, prima dell'asso portoghese sono tante le operazioni degne di nota: Carlos Tevez nel 2013, soffiato proprio al Milan, per fare un esempio. O Paul Pogba, arrivato a parametro zero col francese che fu offerto in precedenza ai rossoneri. E ancora Arturo Vidal arrivato per soli 10 milioni, Andrea Barzagli addirittura per 500mila euro. E Andrea Pirlo, pilastro sul quale la Juventus ha posto le basi per lo scudetto 2011/12 proprio ai danni del Milan.

Perché il Milan lo vuole?
Il profilo di Fabio Paratici si sposa col Milan per diversi aspetti: è intanto un dirigente italiano, che conosce vita morte e miracoli del nostro calcio e ha già operato in un top club, peraltro raccogliendolo in un momento complicato. Quando arrivò alla Juventus nel 2010 la squadra era reduce da un 7° posto e c'era da rifondare. I risultati negli 11 anni in bianconero parlano per lui. L'esperienza al Tottenham ha aggiunto caratura internazionale. Può vantare contatti e rapporti importanti.