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Ibra racconta il ritorno al Milan da dirigente: "Cardinale ha spinto tanto. È il vero Wolf of Wall Street, ottiene sempre quello che vuole"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:40News
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Ibra racconta il ritorno al Milan da dirigente: "Cardinale ha spinto tanto. È il vero Wolf of Wall Street, ottiene sempre quello che vuole"

Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato queste parole ai microfoni di GQ Italia

Sul ritorno al Milan da dirigente: "Non stavo nemmeno cercando qualcosa da fare. Nessuna sfida, niente. Mi sono detto: 'Prenditi il tuo tempo. Guarda cosa succede. Rallenta. Abituati alla nuova vita'. E dopo tre mesi sono venuto a trovare i ragazzi qui al Milan. Ho parlato con Furlani, il CEO. Gli è piaciuta la nostra chiacchierata e mi ha detto: 'Dovresti incontrare Gerry Cardinale'. Così l’ho incontrato. Abbiamo parlato. Voleva sapere di più su di me, cosa voglio, chi sono. Conoscermi meglio. Poi mi ha detto: 'Voglio che tu sia in RedBird. Non nel Milan. In RedBird. Voglio che lavori con il Milan. Porta la tua esperienza. Impara l’altro lato del calcio, quello che non vedi in campo. La finanza, i numeri, come funziona tutto'”.

Sulla nuova sfida: "Sono uno che ama le grandi sfide. Quando faccio qualcosa, deve essere una cosa gigante. Altrimenti non sento l’adrenalina, la pressione. E io ho bisogno della pressione. Le cose normali non mi piacciono. All’inizio ho detto no, non sono interessato. Anche perché quando il mio agente Mino Raiola è venuto a mancare, un paio di anni fa, avevo l’opportunità di entrare nella sua azienda, diventare un procuratore. Ci ho pensato. E sono stato chiaro con Gerry: ho detto, ascolta, ho questa opportunità, e ho anche quella che mi stai offrendo tu, ma in realtà… non voglio nessuna delle due. Perché la mia vita in quel momento era bella così. Non dipendevo da nessuno. Nessun orario da seguire. Nessuna sveglia alle sette. L’unico piano che avevo erano i miei due ninja, i miei due ragazzi, ed Helena. E poi ovviamente la vita a casa, gli allenamenti. E poi, cos’è successo? È stato Gerry, come ti dicevo. Lui spinge. Spinge forte. Ora capisco perché ha successo: non molla mai. È il vero Wolf of Wall Street. Ottiene sempre quello che vuole. Alla fine, mi ha dato un’opportunità a cui non potevo dire di no. E poi anche mia moglie mi ha detto: 'Se ti conosco bene, so che dopo un po’ ti annoierai. Tu hai bisogno di una sfida. Vai, fai quello che devi fare e sii te stesso'. E lei mi conosce e bene. E no, non c’entrano i soldi. Perché io non sono pagato dal Milan, capito? Non sono un dipendente del Milan. Io lavoro per RedBird. Ma la mia responsabilità è chiara: portare l’AC Milan dove gli spetta. Vincere".