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Ibrahimovic: "A Casa Milan finché non sbatti contro il muro non ti rendi conto dello stress"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 18:45Serie A
di Dimitri Conti

Ibrahimovic: "A Casa Milan finché non sbatti contro il muro non ti rendi conto dello stress"

Tra gli argomenti toccati da Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird e nell'organigramma del Milan, nell'intervista con GQ Italia (qui l'integrale) c'è anche la questione di come si vive lo stress a Casa Milan.

Ha detto Ibrahimovic: "In questo lavoro, a Casa Milan, non ti rendi conto di essere stressato… finché non sbatti contro il muro. E quando succede, potrebbe essere troppo tardi. Per questo cerco di bilanciare tutto. Per esempio, io non ho un ufficio. Loro volevano darmene uno, ma ho scelto di no. Una scrivania non è prova di efficacia. Per me è mettere tutto l’impegno nel fare quello che serve. Stop. Che sia qui a Casa Milan o a Milanello. Come gestivo lo stress da giocatore? Se ero stressato, arrabbiato, o c’era qualcosa che non mi piaceva, andavo in palestra per due ore. Ancora oggi cerco di allenarmi ogni giorno, quando riesco. Per scaricare la rabbia, per tirare fuori l’energia. Se qualcosa non va, se qualcosa non si chiude, mi sfogo così: mi alleno, soffro in allenamento. Perché a me piace soffrire. Nella mia testa è chiaro: se vuoi arrivare in alto, devi soffrire".


Prosegue e conclude il dirigente rossonero: "Qui succedono sempre situazioni nuove. Non sono ancora abituato a tutto, quindi osservo, imparo, accumulo esperienza. Dico la mia quando serve, ma se non mi sento sicuro, non vado a dire agli altri cosa devono fare nel loro campo. Se non è la mia area, mi fido di chi è davanti a me. Lui deve prendere la decisione giusta. Ma una cosa è chiara: io mi aspetto risultati. Ogni cosa che facciamo, deve portare risultati. Non siamo una fondazione di beneficenza. Siamo un club di calcio. E nel calcio, i risultati contano. Perché io dico sempre così: 'Il Milan non gioca per vincere una partita. Non gioca per vincere trofei. Il Milan scrive la storia'".