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L'anticipo di Galli - Dal derby alla chiusura del mercato invernale: nuovi orizzonti per il MilanTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Filippo Galli
per Milannews.it

L'anticipo di Galli - Dal derby alla chiusura del mercato invernale: nuovi orizzonti per il Milan

Diciamoci la verità: ci eravamo avvicinati al Derby con la speranza nemmeno tanto segreta che non finisse in carneficina. La differenza fra un Milan in pieno trambusto tecnico e societario e un’Inter forte negli effettivi sul campo e alle scrivanie dirigenziali faceva infatti presagire il peggio. Poi, nonostante il pareggio subìto nei minuti di recupero, la partita stracittadina ci ha restituito fiducia nei confronti della squadra, apparsa di tutt’altro spessore morale, di tutt’altra attitudine all’impegno rispetto alla disastrosa notte di Zagabria. Questo insieme all’arrivo di Walker, a quello ormai imminente di Gimenez, alle voci su Joao Felix e su Warren Bondo, aveva aperto nuovi orizzonti, certamente più favorevoli, fatti di scelte tecniche e soprattutto societarie finalmente chiare, leggibili, coerenti.

Proprio i nuovi acquisti, che hanno messo in mostra un decisionismo societario che non si vedeva da qualche anno, hanno consegnato a Mister Conceição (anch’egli frutto di quello stesso decisionismo) un pokerissimo di giocatori che porterà maggior qualità nelle prime scelte e importanti alternative nei cambi.

Analizziamoli, allora, questi  nuovi arrivi: di Walker abbiamo già detto ma ne sottolineo volentieri nuovamente l’abilità di inserirsi in punta di piedi in un contesto nuovo (e non facile), lasciando un’impronta profonda in termini di efficacia e di personalità, non fine a sé stessa, ma coinvolgendo, quasi  “avvolgendo” i compagni di reparto e di squadra; Gimenez è il centravanti da doppia cifra, il finalizzatore che tanto mancava a questa squadra e che ha messo subito il marchio, non con un goal ma con un assist preciso, usando al meglio i parametri “spazio e tempo” che regolano il gioco del calcio e mandando in goal Joao Felix nella partita ad eliminazione diretta di coppa Italia vinta contro la Roma di Sir Claudio Ranieri (che personaggio unico per stile, educazione, trasparenza!).

Da sottolineare – fra l’altro - come, a volte, le etichette lascino il tempo che trovano, tanto più quando i giocatori sono di alto livello: il finalizzatore (Gimenez) ha fornito l’assist al rifinitore, all’uomo dell’ultimo passaggio (Joao Felix), che ci ha deliziati con uno “scavetto”, che potremmo in questo caso definire “graffio”, che ha esaltato San Siro riportandoci ai tempi di un certo Kakà, sia per il gesto tecnico sia per il volto da bravo ragazzo che accomuna i due giocatori. Solo il tempo potrà confermare se l’accostamento sia azzardato.

Nella partita, per pochi minuti, è entrato anche Riccardo Sottil, esterno offensivo, piede destro, zona di campo preferita la fascia sinistra (alla Leao, per capirci), abile nell’1vs1 che, sono convinto, sarà una buona alternativa ai compagni di reparto spronandoli a dare il meglio in allenamento e in partita.

Dei nuovi acquisti l’unico non impiegato è Warren Bondo: ma anche per lui ci sono buone sensazioni considerando le prestazioni offerte con il Monza nelle ultime due stagioni. Forse dovrà imparare a gestire l’irruenza a volte eccessiva, ma corsa, esplosività, senso della posizione, applicazione, tecnica e gamba al servizio della squadra sono elementi su cui poter lavorare affinché il suo talento si educhi in tutta la sua potenzialità.

Dopo la partita vinta per 3-1 contro la Roma (doppietta di un Abraham finora deludente, per dire quanto la competizione interna sia un elemento irrinunciabile di una grande squadra) in campo e in tutto il tifo milanista si respirava (finalmente) un’aria nuova, ottimista, nuovamente innamorata, che non sentivamo davvero da molto tempo.

In poco più di un mese abbiamo dunque vissuto due spinte emotive: la prima con la sostituzione di Fonseca con Conceição che, ahinoi, si è esaurita dopo la parentesi della Supercoppa italiana; la seconda con questo inatteso mercato invernale, da cui è uscita una squadra strutturalmente più forte: come già detto l’arrivo di Walker ha spronato i compagni di reparto e prova ne siano la crescita di Pavlovic, il ritorno alle prestazioni dell’anno dello scudetto da parte di Tomori e, perché no, anche di Theo che ha confezionato due assist nella gara di Coppa. Certamente la fase difensiva necessita di una maggiore attenzione perché anche con la Roma abbiamo visto avversari lasciati soli nel cuore della nostra area e credo che a ciò si riferisca il nostro Mister quando dice che vi siano aspetti da migliorare (un solo clean sheet in dieci partite). L’attacco o, se preferite, la fase offensiva, al contrario, annovera una cifra tecnica che poche, forse nessuna, delle rivali può contare.

Siamo convinti che questa seconda spinta emotiva, più avvolgente, più concreta, non si esaurirà ma durerà fino al termine della stagione. Il che ci autorizza a credere con forza nella rimonta alla zona Champions ‘25-‘26 e nella continuazione di quella attuale.

L’unico dubbio può nascere dal fatto che il tempo per allenarsi e condividere concetti e stile di gioco sia davvero poco: ma contiamo sulla maestria del Mister, sul rinnovato entusiasmo e sulla disponibilità della squadra per non essere smentiti a partire da sabato, nell’insidiosa trasferta allo Stadio Carlo Castellani di Empoli.

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