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ESCLUSIVA MN - Ravezzani: "Dove vai senza la punta che segna? Conceiçao, c'è un problema di legittimità"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Ravezzani: "Dove vai senza la punta che segna? Conceiçao, c'è un problema di legittimità"

Il Milan vede sfuggire la qualificazione agli ottavi di finale che sembrava alla portata. In Croazia abbiamo assistito a una prova totalmente negativa, contro un avversario inferiore e senza alcuni importanti elementi. Una sconfitta che manda in fumo diversi milioni e intasa un calendario già saturo. Una squadra con gli stessi difetti da inizio stagione. Ne abbiamo parlato col direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani. Ecco le sue parole a MilanNews.it

Impressioni?
"La prima impressione è che non sia cambiato nulla, hanno giocato la stessa brutta partita come si vedeva ai tempi di Fonseca. E questa è la cosa più preoccupante. Mi è sembrata una squadra molto nervosa, serviva grinta ma vedo che sia stata trasmessa una dose eccessiva di adrenalina su alcuni giocatori, con scene isteriche a cominciare da Musah. Poi se hai un centravanti che quasi mai segna è un problema". 

Anche a Zabagria nessun tiro per Morata
"Il gol nel trio d'attacco è un optional importante per i due esterni, Pulisic e Leao li sanno fare anche più di quelli di altre squadre. Ma il centravanti ne deve fare di più, cosa che non sta avvenendo". 

Possibile che il gruppo non segua Conceiçao?
"A monte c'è un problema di legittimità. Se prendi un allenatore e fai un contratto che puoi rescindere dopo sei mesi dai un messaggio di scarsa fiducia. Conceiçao è arrivato con la data di scadenza e questo impatta sulla squadra, viene percepito come un tecnico di passaggio. Lui stesso forse ha l'affanno per dimostrare qualcosa, andando fuori dalle righe. Il gruppo l'ha percepito come un sergente di ferro, che fintanto che arrivano i risultati va bene, altrimenti qualcuno stacca la spina".

In tutto questo, la dirigenza?
"La scommessa del Milan è rischiosa: cercare di vincere spendendo meno degli altri. Ma è un punto di partenza di tutti i club. Il vero problema è avere l'intuizione di vedere quello che non vedono gli altri. All'inizio dell'era Maldini c'era, poi si è persa, Gli errori di mercato degli ultimi 3 anni, incluso l'ultimo di Maldini, sono evidenti. E in altri club ci sono dirigenti migliori".

Serve un rimpasto anche in società?
"Il proprietario è un fondo che deve avere degli utili finanziari. Il Milan gli utili li fa, ma non puoi pensare di andare avanti a lungo a scapito dei risultati sportivi. Secondo me è essenziale per Cardinale fare una riflessione in merito. Spero che Maldini non sia stato mandato via perché aveva chiesto più soldi e quindi andava contro la politica societaria. Ma dopo due anni è chiaro che non hai trovato dirigenti migliori di Maldini e serve trovarli".

Il mercato può davvero raddrizzare la stagione?
"Sono basico sul calcio: avere un bravo portiere e un grande centravanti ti fa la differenza. Ricordo Piatek, che quando arrivò al Milan segnava a raffica e la squadra volava. Poi il polacco si è fermato e il Milan non è andato in Champions. Se arrivasse Gimenez e segnasse penso che possa trascinare la squadra". 

Lei ci punterebbe?
"Da quel poco che ho visto mi sembra una scommessa essenziale da fare, per tanti motivi. Intanto avrebbe uno stipendio compatibile, poi è giovane e vendibile e i gol li fa con caratteristiche importanti. Infine il suo acquisto coinvolgerebbe una tifoseria che ora è sconcertata. Serve riaccendere l'entusiasmo".