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Fiducia a tempo per tutti. Con i tifosi bisogna (anche) dialogare. Gennaio caldo per il mercato e per il campo. Buon lavoro, Sergio, a cominciare dalla JuveTUTTO mercato WEB
venerdì 3 gennaio 2025, 00:00Editoriale
di Luca Serafini
per Milannews.it

Fiducia a tempo per tutti. Con i tifosi bisogna (anche) dialogare. Gennaio caldo per il mercato e per il campo. Buon lavoro, Sergio, a cominciare dalla Juve

Dunque, una clausola inchiodava il portafoglio di Fonseca: fosse stato esonerato entro i 6 mesi dall'ingaggio, non avrebbe percepito le 2 annualità rimanenti a partire da giugno 2025. Una fiducia a tempo, nonostante fosse lecito pensare che la scelta di un tecnico - dopo un ciclo quinquennale con Stefano Pioli si fondasse su una convinzione profonda sul progetto e sulle prospettive. Un tecnico deve godere del supporto, della stima, della protezione e della difesa aziendale a tutti i livelli, almeno fino a quando non dimostri di non meritarla più. Accettare una postilla così cruda è stata un atto di coraggio da parte dell'allenatore portoghese, forse anche di presunzione che è insita in chiunque intraprenda questa carriera. Anche Coinceçao ha una scadenza al 30 giugno di quest'anno, l'opzione fino al 2026 è appannaggio della società: più comprensibile, essendo stato chiamato a bordo in piena navigazione, ma comunque un altro atto di fiducia a tempo. 

Accettate le scuse di Ibrahimovic su tempistica e modalità dell'esonero di Fonseca, è chiaro (come ha detto il nuovo allenatore) che questa fiducia a tempo adesso però vale per tutti. Il percorso è sghembo, va raddrizzata la barca in acque tempestose. Scenario che presuppone lucidità, responsabilità, autocritica. Le proprietà di un club non si possono sostituire in corsa come i tecnici o qualche volta i giocatori, ma hanno comunque la possibilità di cambiare strategia fermi restando gli obiettivi.

Per esempio. È evidente che non si possano (anzi non si debbano proprio...) convocare i tifosi per fissare le linee guida del mercato o di un tecnico, ma se Fonseca è stato tecnicamente il successore di Lopetegui e non di Pioli, se la contestazione è cruenta, se è crescente il malumore per biglietti, abbonamenti eccetera, è evidente come il dialogo debba avere una finestra sempre aperta. Il termometro è fondamentale per capire e poi agire. Non sono contestati solo i risultati deludenti, ma falle nella comunicazione e nella visione generale: bisogna prenderne atto, se si vogliono rimettere a posto le cose.
Intanto sarà necessario rimetterle a posto in campo.

C'è subito la Juve per Sergio Coinceçao ed è un banco di prova tosto, ma abbordabile. Idee semplici (testa libera e cuore caldo) per iniziare: i valori tra rossoneri e bianconeri si equivalgono fino a prova contraria, l'occasione per un primo riscatto verso la finale di Supercoppa sarebbe un buon inizio. Ma un inizio, appunto: a gennaio sono in calendario tappe fondamentali per accorciare il gap con la zona Champions in campionato e altri appuntamenti di coppe prima del ritorno della Champions. E' importante agire anche sul mercato, blindando giocatori che possono tornare eccome utili alla causa, e pescando opportunità che in queste finestre di mercato possono aiutare un miglioramento della rosa. Su Milancommunity abbiamo parlato per primi dell'ipotesi Dani Olmo (già accostato al Milan 3 anni fa): è, appunto, un'idea balenata in sede e che trova riscontro nella possibilità di un aggancio. Serve un centrocampista come il pane, serve una punta come l'acqua. Confido nel tempismo, confido in un atto concreto per dare a Sergio l'opportunità di avere più scelte. Un paio di colpi bene assestati sarebbero un primo messaggio concreto sulle intenzioni di svoltare e tirare finalmente dritto.