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Cassano attacca Vieri: "Non lo segue neanche sua madre. A quella persona là, io non voglio più dare importanza"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:40News
di Antonello Gioia
per Milannews.it

Cassano attacca Vieri: "Non lo segue neanche sua madre. A quella persona là, io non voglio più dare importanza"

Antonio Cassano regala sempre dichiarazioni che fanno discutere o quantomeno dei curiosi retroscena mai svelati. L'ex fantasista ne ha raccontati diversi al podcast BSMT su YouTube, a cominciare dal suo rapporto con il padre: "Se n’è andato e si è fatto risentire il 19 dicembre, il giorno dopo il gol che ho fatto all’Inter. Da quel momento là ho detto: ‘Perfetto. Finito, non voglio più avere a che fare con lui’. Sono sempre andato dritto per la mia strada".

Ci spieghi come è finita la Bobo TV e perché.
"Io ad Adani dal primo giorno dico sempre che io e Ventola senza di lui non possiamo fare questo lavoro, lui può farlo anche senza di no invece. Sotto questo punto di vista, lui non ha rivali, non ha paragoni con nessuno perché come lo fa lui nessuno... è un fenomeno. Io davanti a tutti dicevo che senza Lele non si poteva andare avanti. Umanamente come l'ho vissuta? Dico semplicemente, in parole strette, prima ho usato la parola tradimento che è la cosa che detesto più di ogni altra cosa al mondo. A me non frega niente, si è creato tutto grazie a Lele, io stavo a Genova e me ne sbattevo, Ventola faceva ciò che diceva Adani. Se siamo andati avanti è grazie a Lele, poi si arriva a un certo punto dove se tiri troppo si spacca qualcosa che non si può più ricucire. A quella persona là (Vieri, ndr) io non voglio più dare importanza, per me è un capitolo chiuso. Non lo chiamerò neanche più per nome. Io sono una persona buona e generosa, lui è un capitolo chiuso. Quella persona là... il tradimento è la cosa peggiore, una cosa che non accetto nella mia vita. Pensavi di essere il migliore? E invece ti sbagliavi, noi continuiamo da soli e lui ora si attacca e non lo segue neanche sua madre. A me non è dispiaciuto, meglio accorgersi prima che dopo, perché dopo è già troppo tardi. Si prende ognuno la propria strada, felicemente. Possibile riappacificazione nel futuro? Assolutamente no, è un capitolo chiuso, finito. Per me non esiste il perdono del tradimento. Se ci sono rimasto male? Assolutamente no. Zero. La mia grande sofferenza era che per tanto tempo non si poteva fare altro con Lele e Nicola. Perché parliamoci chiaro, la trasmissione era in tre e Lele era il Messi della trasmissione. Il nome... sono chiacchiere, dietro le quinte faceva tutto Lele".