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tmw / lazio / Il Due di Piccari
Bene Tudor, male Conceicao, Gasp e Baroni. Super Kean. Orsolini e Dovbyk, gol pesantiTUTTO mercato WEB
ieri alle 09:59Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Bene Tudor, male Conceicao, Gasp e Baroni. Super Kean. Orsolini e Dovbyk, gol pesanti

Con la conclusione della 30ª giornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori

Momento super positivo per Bologna e Roma, che viaggiano ad alta velocità. Cinque vittorie consecutive per la squadra di Italiano e sette per i giallorossi di Ranieri. Questo turno ha ribadito la forza di queste due squadre, che fanno palpitare il cuore dei loro tifosi.

Il Bologna batte il Venezia, che in casa aveva fermato Atalanta, Lazio e Napoli, e conserva il quarto posto, avvicinandosi alla terza posizione grazie allo stop della Dea. La Roma, invece, centra la settima vittoria consecutiva contro il Lecce e rimane in corsa per l'Europa che conta. Ho sempre sottolineato il lavoro dei due tecnici, ma questa volta è giusto evidenziare due giocatori determinanti: Dovbyk e Orsolini.

L'attaccante della Roma, nelle ultime due partite, ha segnato due gol decisivi per la vittoria, e con i suoi 11 centri ha portato ben 11 punti alla squadra. Il peso del gol. Unico appunto: caro Dovbyk, esulta con più gioia dopo le reti!

Se la cava benissimo anche Orsolini: è un esterno, ma segna gol pesanti come un vero numero 9. Nelle ultime due partite ha realizzato due reti fondamentali e i suoi 11 gol hanno portato 10 punti al Bologna. Chiamarlo esterno è riduttivo.

Un cuore lo merita anche Tudor. Alla sua prima sulla panchina della Juve, arriva subito una vittoria di misura. Contro il Genoa, in una partita tutt’altro che semplice, la squadra ha provato ad aggredire, ma alla fine è servita una giocata da numero 10 di Yildiz per vincere. Poca Juve, ma in panchina si è visto subito l’impatto di Igor Tudor: sempre in piedi, dentro il match con continui richiami e tanta carica. Nel gol c’è anche la sua firma, grazie a un’intuizione su un fallo laterale. Spesso è letteralmente entrato in campo, sembrava più voler giocare che allenare. Un grande impatto sull'ambiente e sui giocatori. Nei primi 90 minuti: più Tudor, meno Juve e tanto Yildiz.

Chiudo con il Napoli, che batte il Milan e risponde all'Inter. Vittoria pesante e importante per la squadra di Conte. Gioca un ottimo primo tempo, poi soffre, ma gli azzurri rimangono sempre sul pezzo. L'Inter chiama, il Napoli risponde. La corsa continua.


Due di Picche

Atalanta e Milan subiscono due KO pesanti, sconfitte che rischiano di mettere fine ai loro obiettivi stagionali.

L'Atalanta perde contro la Fiorentina senza riuscire a esprimere gioco e determinazione. Una squadra svanita, che dice addio alla lotta scudetto e ora deve guardarsi le spalle. Un peccato. In questa uscita di scena pesano anche le parole di Gasperini: la sua dichiarazione sul futuro, a mio giudizio, ha sancito la fine di tutto. Questa volta, il ciclo sembra davvero chiuso.

Chi sta peggio, però, è sicuramente il Milan. Contro il Napoli, perde e saluta la zona Champions. Una squadra che, in certi momenti, sembra giocare in spiaggia. Al Maradona sbaglia approccio e si sveglia solo nel finale. Discutibili anche le scelte di Conceição, un allenatore che ha peggiorato il Milan. Disastro rossonero.

Male anche la Lazio, che in casa pareggia contro il Torino. La squadra è la brutta copia di quella vista nel girone d'andata: assenza di gioco, fragilità difensiva (peggiore tra le squadre della parte alta della classifica) e poca cattiveria. In casa non sa più vincere: un solo successo nel 2025, contro il Monza. La crisi coinvolge tutti: giocatori, allenatore e società (vedi mercato di gennaio). Sempre lo stesso punto, nulla di nuovo. Ora, però, c'è l'Europa League e un finale di campionato ancora tutto da giocare: sarebbe un peccato buttare via tutto. Compattarsi!

Jolly

La Fiorentina batte l'Atalanta e conquista tre punti pesantissimi nella corsa alla zona Champions. La squadra mostra gioco e convinzione, in casa si conferma devastante contro le big: al Franchi vige la legge viola. Contro l'Atalanta, ci ha pensato Kean. Il bomber si è costruito il gol partita con pressione, determinazione nel rubare palla e una conclusione letale.

Come non dare ragione a Calamai e Impallomeni, che lo paragonano ai grandi bomber? 16 gol in campionato e 12 punti portati alla Fiorentina: numeri e reti impressionanti. È lui il jolly viola. Solo la clausola può fermare Kean...