Roberto Mancini, sessant'anni di vittorie e di colpi di tacco. Giocatore geniale

Un grande calciatore, ma che in Nazionale non è mai riuscito a sublimare il suo talento. Un ottimo allenatore, che proprio con la Nazionale ha vinto il suo trofeo più importante. Perché Roberto Mancini da Jesi è sempre stato un personaggio particolare, capace di vincere pochissimo da giocatore, ma impreziosito con uno Scudetto che ne vale cinque o sei in altre piazze, con la maglia della Sampdoria, perdendo poi la finale di Coppa dei Campioni a Wembley con il gol di Koeman, un anno dopo.

Di ricamo e di gloria, con il tacco e con il pennello, da giocatore. Perché Mancini è stato il simbolo della Samp, lasciando grandi ricordi anche con la Lazio e con l'Inter, prima di diventare allenatore, tutt'altro che banale, visto che nel suo palmares può vantare 3 Serie A, 4 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana, una FA Cup, una Premier League, un Community Shield, una Coppa di Turchia e un Europeo. Da giocatore ha invece vinto 6 volte la Coppa Italia, 2 la Serie A, 2 la Supercoppa Italiana, 2 la Coppa delle Coppe e una la Supercoppa Europea.

Dopo l'addio alla Nazionale dell'Arabia Saudita, ha ricevuto anche il Tapiro d'Oro da Striscia la Notizia. "Sono dispiaciuto. In questi mesi abbiamo fatto un buon lavoro. A volte però i risultati non vengono e c'era del malcontento da ambo le parti. Buonuscita milionaria? Sono tutte bugie". E sul tornare in Nazionale... "Nella vita non si sa mai. È pur sempre il team più importante in Italia. Abbiamo fatto bellissime cose, oltre al record di 37 partite senza sconfitte". Oggi Roberto Mancini compie 60 anni.