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Parolo: "Immobile alla Lazio forse anche per le mie parole con Tare. Segnava sempre"
In una lunga intervista concessa a Radio Serie A, l'ex centrocampista di Lazio, Parma e Cesena Marco Parolo ha parlato così della sua carriera: "Sono contento di essermi guadagnato con impegno tutte le responsabilità che mi hanno dato. A Parma il Vice di Donadoni un giorno mi disse "andrai alla Lazio e farai bene, molto bene; diventerai capitano". Quando mi diedero la fascia mi ricordai di quelle parole e capii davvero il peso che quella fascia porta con sé. I veri campioni sono quelli che si sanno prendere sempre le responsabilità. A volte non ero in grado di essere così performante e in quei momenti ho pensato a chi è stato in grado di caricarsi una squadra sulle spalle (da capitano) in qualsiasi momento, anche in momenti difficili e lì si trovano i campioni veri, quelli che rimangono nella storia".
IMMOBILE
"Immobile arrivò forse anche grazie alle parole che spesi con Tare. Immobile lo vivevo in Nazionale e lì avevo capito che sarebbe stato fondamentale anche alla Lazio, segnava sempre. Andai con Marchetti a parlarne in modo super positivo per provare in qualche modo a spingere su quei contatti che già c'erano stati. Una delle scene più belle del percorso di Ciro corrisponde alla prima amichevole fatta in ritiro in Germania: Lulic e Radu erano in tribuna perché un po' affaticati, loro erano il crash test, davano le sentenze mettendoti subito alla prova.
Ciro quella partita non ne azzeccò una e subito iniziarono gli sfottò su di lui che poi dimostrò davvero quelle che erano le sue qualità. I legami rimangono sempre e quando ti rivedi, ti rivedi con il sorriso e il modo di scherzare rimane uguale".
IMMOBILE
"Immobile arrivò forse anche grazie alle parole che spesi con Tare. Immobile lo vivevo in Nazionale e lì avevo capito che sarebbe stato fondamentale anche alla Lazio, segnava sempre. Andai con Marchetti a parlarne in modo super positivo per provare in qualche modo a spingere su quei contatti che già c'erano stati. Una delle scene più belle del percorso di Ciro corrisponde alla prima amichevole fatta in ritiro in Germania: Lulic e Radu erano in tribuna perché un po' affaticati, loro erano il crash test, davano le sentenze mettendoti subito alla prova.
Ciro quella partita non ne azzeccò una e subito iniziarono gli sfottò su di lui che poi dimostrò davvero quelle che erano le sue qualità. I legami rimangono sempre e quando ti rivedi, ti rivedi con il sorriso e il modo di scherzare rimane uguale".
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