
La Lazio non sa più vincere: Marusic non basta, contro il Toro è solo 1-1
Un punto che sa davvero di sconfitta. Una Lazio in difficoltà ma compatta crolla nel finale gettando alle ortiche una vittoria che avrebbe anche meritato. Fragilità, solite disattenzioni e quel killer-instinct mai pervenuto negli ultimi mesi in campionato rischiano seriamente di compromettere il cammino dei ragazzi di Baroni. Quarto posto distante solo 4 punti, ma sembra una lunghezza siderale al netto delle tante squadre che affollano la corsa Champions.
SCELTE - Turnover ragionato per Baroni che preserva Nuno Tavares concedendo anche un turno di riposo a Gila. Torna allora la coppia Gigot e Romagnoli davanti a Provedel, con Marusic e Hysaj sugli esterni. Ancora inamovibili Guendouzi e Rovella, si rivede invece Pedro sulla trequarti dietro a Dia prima punta. Niente riposo anche per Zaccagni e Isaksen. Speculare 4-2-3-1 per il Torino.
NOIA - Premura da ambo le parti nei primi minuti, poi uno strappo di Isaksen al 13' produce la prima ghiotta occasione della gara: pennellata sul secondo palo del danese e stoccata al volo di Zaccagni che trova però il guantone di Milinkovic-Savic ad opporsi. Ancora protagonista poco dopo il portiere del Toro che prima sbaglia il controllo favorendo il guizzo di Pedro, ma poi è abile a rimediare prima che lo spagnolo batta a rete: soltanto rete esterna sulla successiva conclusione di Isaksen. Al 26' altra iniziativa dell'ex Midtjylland che dal fondo serve Rovella il quale, in equilibrio precario, non riesce a trovare la porta. Un giallo per parte nel finale di tempo, prima a Zaccagni dopo un'entrata su Vlasic, poi a Maripan per proteste (ammonito nei primi minuti anche Elmas tra le fila dei granata), intervallate dall'occasione capitata sui piedi di Adams, che sull'uscita bassa di Provedel strozza troppo il tiro. Ritmi troppo blandi e quanta noia.
CAMBIO DI PASSO - Secondo tempo che inizia con gli stessi bassissimi bpm del primo, fino alla smanacciata provvidenzial di Provedel al minuto 52, che devia in angolo un insidioso colpo di testa di Maripan servito da Biraghi. I biancocelesti recepiscono il messaggio e cominciano ad andare più in verticale. Ed è proprio un acuto del solito Isaksen, al 58', ad ispirare una genialata di Pedro che con una sterzata in area manda al bar la coppia Walukiewicz e Maripan prima di servire Marusic: tiro a giro del montenegrino sul secondo palo, Milinkovic stavolta non può nulla e Lazio in vantaggio. I ragazzi di Baroni provano a speculare subito dopo con Zaccagni che col mancino prova a beffare l'estremo difensore granata, bravo stavolta a salvare i suoi con i piedi. La Lazio fiuta il colpo del ko e ci va vicinissima con Noslin, subentrato al posto di Dia, che però ha la pecca di non inquadrare la porta di testa. Nell'azione precedente proteste biancocelesti per un tocco di mano di Maripan in area, giudicato non punibile da Massa in quanto braccio di appoggio. Altra chance per il raddoppio al 78' con Zaccagni che invita al tiro Guendouzi da posizione centrale: classico piattone stile gara d'andata, il pallone fa la barba al palo.
BEFFA - Ma proprio nel momento di generale gestione dei padroni di casa arriva il gol del pari del Torino: minuto 81, Karamoh premia la sovrapposizione di Biraghi, palla dietro per l'accorrente Gineitis che fredda un Provedel non totalmente esente da colpe. La Lazio non si arrende ma le energie scarseggiano. Ci prova ancora Noslin con una volet, palla troppo centrale, facile preda di Milinkovic. L'ultimo significativo brivido per un finale davvero troppo amaro. La Lazio non sa più vincere all'Olimpico.
Pubblicato 31.03







