Stadio Flaminio, il comitato di quartiere contro il progetto Lazio: le parole di Castelli
La ristrutturazione dello Stadio Flaminio continua a suscitare polemiche. La Lazio e il presidente Claudio Lotito hanno presentato il progetto per riqualificare l'impianto e farlo diventare la casa dei biancocelesti. Non tutti però sono d'accordo e a dire la sua è Giulio Castelli, portavoce del comitato che rappresenta i quartieri Flaminio e Parioli, ai microfoni di Roma Radio Sound: "La problematica dello stadio Flaminio colpisce moltissimo i residenti del quartiere, ma non solo. A subirne le conseguenze sarà tutta la zona nord-est della città".
"La Ztl significa che dovresti fare un blocco di almeno 7-8 ore, tra le tre ore prima della partita, le due ore della partita e il deflusso che dura un'ora, magari anche di più. Bloccando il traffico, si paralizza l’intero quartiere, e il progetto non sembra risolvere nessuno di questi problemi. Per 25mila persone, quante corse di navette servono? Direi almeno 250. E se ci mettono 50 navette, sono 5 corse ciascuna. Dove le trovano 250 navette? E poi quanto dovranno aspettare i tifosi prima di andare allo stadio? E dove li porteranno?".
Sul tema della sicurezza: "La polizia spesso è costretta ad intervenire, a caricare se non addirittura a lanciare i lacrimogeni. Un conto è se questo accade in zone senza abitazioni come presso il Foro Italico, un altro è se accade tra i palazzi abitati. Senza dimenticare gli esercizi commerciali che per precauzione dovrebbero restare chiusi".
Infine sul progetto della Roma Nuoto: "Attualmente esiste un altro progetto di riqualificazione dello stadio presentato in precedenza dalla Roma Nuoto che prevede l’utilizzazione per sport non “invasivi” come il calcio professionistico: la creazione di campi da padel e di un campo di calcio per il campionato femminile con 7.500 posti, una grande piscina olimpionica coperta e sale per la scherma, la ginnastica e altre discipline. Questa rinnovata struttura sarebbe anche utilizzabile dai residenti e da tutti i cittadini romani".