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TMW - Kulusevski e Bentancur al Tottenham: i dettagli delle clausole e dei riscatti dei due affari
Trasferimenti, cartellini, prestiti, riscatti e bonus. Leggere con attenzione ed in profondità un affare di calciomercato oggi giorno è diventata quasi materia per commercialisti e fiscalisti. Juventus e Tottenham nelle ultime ore della sessione di mercato invernale hanno chiuso una doppia importante operazione che ha visto Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur sbarcare alla corte di Antonio Conte, in maglia Spurs. Un trasferimento che ha poco a che vedere, però, con il maxi sforzo di Exor fatto per portare Dusan Vlahovic in bianconero. Chiaro, le due operazioni vanno a ripianare in parte l'operazione relativa al serbo ma, nell'analisi delle cifre e dei dettagli sui bonus scoperti da Tuttomercatoweb.com, non sono affari che viaggiano sullo stesso binario.
I retroscena sulla trattativa tra Juventus e Tottenham: clicca qui
Le cifre dell'affare: i milioni garantiti e quelli in potenza
Cedere Bentancur e Kulusevski era diventata una necessità tecnica e tattica per Juve, e pure economica ma è chiaro che non siano 60 i milioni che la Juventus si è garantita con la doppia cessione al club di Londra. Ricapitolando: Bentancur approda al Tottenham a titolo definitivo per 19 milioni di euro (pagabili in 4 anni) più 6 milioni di bonus. Kulusevski sbarca in Inghilterra in prestito oneroso per 18 mesi per un valore di 10 milioni di euro. Il riscatto – non obbligatorio e legato al concretizzarsi di determinate clausole – è pari a 35 milioni di euro. Di fatto in questa prima fase Juventus si garantisce “solo” 29 milioni di euro. Una cifra importante e di rilievo, considerato che de facto non erano più titolari nello scacchiere di Allegri, ma (ancora, quanto meno) lontana dai 60 complessivi in cassa. Nulla che in Juventus non sia noto e sottoscritto, ma lontana da maxi cifre ora solo in potenza.
Le clausole e i dettagli
E le clausole? Non tutte appaiono così semplici da concretizzare. Prima Bentancur: i 6 milioni pattuiti possono essere perfettamente “splittati” in 3 milioni di bonus semplici, legati a presenze, ed in 3 milioni assai più difficili legati alla qualificazione in Champions League (impresa mai comoda in Premier League) ed al 50% garantito di presenze da titolare. Riguardo allo svedese il discorso si fa, per così dire, ancor più arduo: il riscatto è infatti legato anche in questo caso alla qualificazione in Champions League e anche al 50% garantito di presenze da titolare con almeno 45 minuti disputati per gara. Il ragionamento Spurs e del suo Direttore Fabio Paratici non fa una piega a ben vedere: un esborso equilibrato per garantirsi due calciatori comunque giovani ed ancora di ottima prospettiva, uno definitivo e l’altro in prestito per un anno e mezzo, e la possibilità/opportunità di chiudere il cerchio con un ulteriore esborso di circa 40 milioni. Lo sa bene anche la Juventus, che ha pensato, deciso e poi agito su entrambi i binari. Logico pensare che se il Tottenham dovesse raggiungere l’obiettivo Champions League con i due ex Juventus protagonisti sul campo sarebbe ben felice di dover mettere mano al portafogli. C'è una certezza, allora: da Torino, il tifo per Conte e Paratici non mancherà, da qui a fine stagione.
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Le cifre dell'affare: i milioni garantiti e quelli in potenza
Cedere Bentancur e Kulusevski era diventata una necessità tecnica e tattica per Juve, e pure economica ma è chiaro che non siano 60 i milioni che la Juventus si è garantita con la doppia cessione al club di Londra. Ricapitolando: Bentancur approda al Tottenham a titolo definitivo per 19 milioni di euro (pagabili in 4 anni) più 6 milioni di bonus. Kulusevski sbarca in Inghilterra in prestito oneroso per 18 mesi per un valore di 10 milioni di euro. Il riscatto – non obbligatorio e legato al concretizzarsi di determinate clausole – è pari a 35 milioni di euro. Di fatto in questa prima fase Juventus si garantisce “solo” 29 milioni di euro. Una cifra importante e di rilievo, considerato che de facto non erano più titolari nello scacchiere di Allegri, ma (ancora, quanto meno) lontana dai 60 complessivi in cassa. Nulla che in Juventus non sia noto e sottoscritto, ma lontana da maxi cifre ora solo in potenza.
Le clausole e i dettagli
E le clausole? Non tutte appaiono così semplici da concretizzare. Prima Bentancur: i 6 milioni pattuiti possono essere perfettamente “splittati” in 3 milioni di bonus semplici, legati a presenze, ed in 3 milioni assai più difficili legati alla qualificazione in Champions League (impresa mai comoda in Premier League) ed al 50% garantito di presenze da titolare. Riguardo allo svedese il discorso si fa, per così dire, ancor più arduo: il riscatto è infatti legato anche in questo caso alla qualificazione in Champions League e anche al 50% garantito di presenze da titolare con almeno 45 minuti disputati per gara. Il ragionamento Spurs e del suo Direttore Fabio Paratici non fa una piega a ben vedere: un esborso equilibrato per garantirsi due calciatori comunque giovani ed ancora di ottima prospettiva, uno definitivo e l’altro in prestito per un anno e mezzo, e la possibilità/opportunità di chiudere il cerchio con un ulteriore esborso di circa 40 milioni. Lo sa bene anche la Juventus, che ha pensato, deciso e poi agito su entrambi i binari. Logico pensare che se il Tottenham dovesse raggiungere l’obiettivo Champions League con i due ex Juventus protagonisti sul campo sarebbe ben felice di dover mettere mano al portafogli. C'è una certezza, allora: da Torino, il tifo per Conte e Paratici non mancherà, da qui a fine stagione.
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