
Condò: "Motta non ha capito la situazione e ha continuato con le sue insulse conferenze"
Paolo Condò, ospite in studio di Sky, ha analizzato le ultime in casa Juventus, con l’esonero di Thiago Motta e l’arrivo di Igor Tudor ormai dietro l’angolo: “Io mi aspettavo l’esonero di Thiago Motta dopo la partita con la Fiorentina. Dopo la conferma di Giuntoli, pensavo che sarebbe rimasto fino al termine della stagione, perché tradizionalmente l’ultima sosta è l’ultimo momento utile, per dare al nuovo allenatore una settimana di tempo per capire come muoversi.
Mi piacerebbe capire che cosa è successo nei giorni che sono passati da domenica sera a oggi, quando verrà esonerato Thiago Motta questa sera. Immagino ci siano stati dei confronti con l’allenatore, che hanno fatto pensare alla dirigenza che o si cambiava subito oppure la Juve non sarebbe riuscita ad arrivare nemmeno fra le prime quattro”.
Cosa paga di più Thiago Motta? “Credo la totale mancanza di flessibilità. Una squadra che, soprattutto nell’ultimo periodo, andava più indietro che avanti: lui ha fatto molto poco per cambiare le cose e gli spifferi sui rapporti con lo spogliatoio, anziché diminuire, sono aumentate. Poi, come spesso capita con questi allenatori della nuova frontiera, non ha pensato per niente a difendere la sua posizione. Una volta, quando un allenatore capiva di essere in difficoltà, faceva una bella intervista nella quale provava a spiegare le sue ragioni, a dire come pensava di raddrizzare la situazione. Invece, Thiago ha continuato con le sue insulse conferenze stampa, da cui non emergeva la comprensione della situazione in cui stava sprofondando. La società penso abbia pensato che non aveva proprio cognizione di cosa stesse succedendo”.
Mi piacerebbe capire che cosa è successo nei giorni che sono passati da domenica sera a oggi, quando verrà esonerato Thiago Motta questa sera. Immagino ci siano stati dei confronti con l’allenatore, che hanno fatto pensare alla dirigenza che o si cambiava subito oppure la Juve non sarebbe riuscita ad arrivare nemmeno fra le prime quattro”.
Cosa paga di più Thiago Motta? “Credo la totale mancanza di flessibilità. Una squadra che, soprattutto nell’ultimo periodo, andava più indietro che avanti: lui ha fatto molto poco per cambiare le cose e gli spifferi sui rapporti con lo spogliatoio, anziché diminuire, sono aumentate. Poi, come spesso capita con questi allenatori della nuova frontiera, non ha pensato per niente a difendere la sua posizione. Una volta, quando un allenatore capiva di essere in difficoltà, faceva una bella intervista nella quale provava a spiegare le sue ragioni, a dire come pensava di raddrizzare la situazione. Invece, Thiago ha continuato con le sue insulse conferenze stampa, da cui non emergeva la comprensione della situazione in cui stava sprofondando. La società penso abbia pensato che non aveva proprio cognizione di cosa stesse succedendo”.
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